Scorci di fantasia

Post N° 33


(il paesaggio è splendido, il sole illumina i prati fioriti e un fiume limpido scorre dolcemente. La giovane incontra presto un sentiero di terra battuta che inizia a seguire. Le poche persone che incontra hanno facce spaventate e la scrutano con diffidenza per poi voltarsi immediatamente)Nefer: (si accorge di quelle razioni, tra sé) Cavoli, sono davvero spaventati. Ma non da me in realtà, lo posso sentire, sono spaventati in generale. Questo tiranno deve proprio essere una persona terribile. (si avvicina ad un uomo) Perdonatemi……mi potreste dire a che distanza si trova il villaggio più vicino?Uomo: (la guarda per un attimo cercando di scrutare sotto il mantello, piuttosto preoccupato)Nefer: (tra sé) Accidenti questa gente è davvero terrorizzata. (si abbassa il cappuccio scoprendo il volto) Scusate se avevo il volto coperto, non è stato gentile da parte mia.Uomo: (il suo sguardo si sofferma sui capelli lunghi legati in cuna coda e gli occhi sorridenti) A mezza giornata in quella direzione, ragazza. (guarda la spada) Nefer: Sono tempi difficili…..chi non sa usare una spada rischia di finire i suoi giorni su una di esse. Ho bisogno di provviste, nulla di più.Uomo: (annuisce) Hai ragione. I miei occhi parlavano per me, oppure sai leggere nella mente?Nefer: (sorride leggermente) I vostri occhi parlavano. Mi dispiace se vi ho spaventato.Uomo: (alza le spalle) Non si può mai sapere chi sia a portare una spada. Quali siano le sue vere intenzioni. Ma mi pare che tu sia sincera. (borbotta) E così siamo arrivati al punto che anche le ragazze sentono il bisogno di girare armate….senza nemmeno sapere come fare per usare l’arma che possiedono.Nefer: Certamente se una persona non è capace di usare una spada, sarebbe meglio un coltello infilato in una manica. (sorride) Ma io la so usare.Uomo: (inarca un sopraciglio) Ah sì? (alza gli occhi al cielo) Se fossi stato tuo padre non avrei ma acconsentito che imparassi.Nefer: (scoppia a ridere) Non ne dubito. Comunque mi ha insegnato un guerriero molto forte e coraggioso. E con un cuore davvero puro. Mio padre non è qui.Uomo: (sospira) Capisco, mi dispiace ragazza. Ora io proseguo. Ti saluto.Nefer: Salute a voi. (si allontana, tra sé) Deve aver pensato che mio padre sia morto. Beh è certo la spiegazione più semplice che potrei dare. Comunque se il suo primo pensiero è stato questo le cose devono andare davvero male.