Scorci di fantasia

Post N° 62


(i due giovani vengono trascinati fino alla cella e buttati dentro)Alin: (dopo alcune ore riprende conoscenza con un gemito e cerca di tirarsi su nonostante il dolore provocato dalle ferite) Nefer…..(si trascina accanto alla giovane ancora svenuta stringendola delicatamente tra le braccia mentre lacrime di disperazione gli solcano le guance, tra sè) Non riusciremo mai a resistere…..è tutto vano…..(rimane in ginocchio abbracciando la ragazza)Nefer: (apre gli occhi con un gemito) Alin….Alin: (la aiuta sedersi)Nefer:(le sfugge un gemito) Devi…..devi aiutarmi…..devi rimettermi a posto le spalle….ti prego….Alin: (annuisce mentre il dolore spunta nei suoi occhi) Farà male.Nefer: Certo non più di quello che abbiamo subito fino ad ora…..e poi altrimenti sarebbe peggio…..fallo……(il giovane, cercando di mantenere ferme le sue mani tremanti, fa pressione rimettendole al loro posto, le spalle rientrano con uno schiocco)Nefer: (lancia un grido e si accascia su Alin) grazie…….Alin: (geme per il dolore)Nefer: (cerca di sollevarsi) Perdonami…..Alin: (scuote la testa stringendola a sé) No…..rimani così ti prego….rimani con me…..appoggiati a me….Nefer: Ma le tue ferite….ti faccio male….Alin: Non importa….Nefer: (piange) Mi dispiace….così tanto…Alin: (scuote la testa) Stai con me….(le lacrime bagnano anche il suo volto)(i due giovani rimangono così abbracciati nella sofferenza cercando di trarre forza l’uno dall’altra. Coraggio per affrontare ciò che li attende, per sopportare il dolore senza tradire gli amici. Per tutti i tre giorni seguenti i due giovani vengono crudelmente torturati da Askil che si diverte a piagare il loro corpo e piegare il loro spirito. La loro mente sprofondata in quell’abisso di dolore viaggia ai bordi del delirio. Ferri roventi, frustate, percosse, lame affilate per incidere la loro carne, nulla risparmia loro il crudele tiranno, ma le parole da lui bramate ancora non escono dalle loro labbra. Grazie all’aiuto di Tarkir la loro pena pare infinita e le ferite vengono risanate per lasciare lo spazio a quelle nuove, ma come aveva detto il mago stesso questo sfibra il loro corpo portandoli sempre più vicino alla morte, in questo momento però da loro desiderata come una liberazione dal dolore. Al termine di questi giorni di terribile agonia il loro fisico è spossato e la loro resistenza ridotta al minimo)