Unbelievers Rimini

Saga degli ateobus, ultimo atto: se lo slogan non circola su strada, lo farà on air


"Non credo e sono libero di non credere": è lo spot radiofonico con cui atei e agnostici italiani si presenteranno agli ascoltatori delle reti del circuito di Radio Popolare, a partire da oggi e per dieci giorni. Finisce così la saga degli ateobus, gli autobus che avrebbero dovuto circolare in città con un manifesto pubblicitario sull’incredulità, recante il famoso slogan: “La cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona è che non ne hai bisogno”. Lo stop all’ateobus e le successive censure alle iniziative analoghe hanno infatti spinto numerosi cittadini italiani a versare un contributo per la campagna Uaar, per un totale di 32 000 euro: non potendo investire questi soldi nei manifesti per i mezzi pubblici, l’Uaar ci ha comprato gli spazi pubblicitari sui giornali e ora gli spot. «La campagna per la visibilità di chi non crede si conclude con due notizie, una buona e una cattiva. – spiega Raffaele Càrcano, segretario nazionale dell'Uaar – Quella cattiva è la conferma del fatto che atei e agnostici nel nostro paese sono ancora discriminati, tanto da non permettere loro di comprare, regolarmente, uno spazio pubblicitario. Quella buona è che la battaglia per il riconoscimento dei loro diritti è condivisa da tantissimi cittadini. Con questi spot speriamo di raggiungere loro, e di coinvolgerne altri».Ascolta lo spot QUI.