Creato da unbelievers.rimini il 05/03/2008

Unbelievers Rimini

l'antro dei "diversamente credenti" di Rimini

 

 

Dieci buone ragioni per iscriversi all’UAAR

Post n°131 pubblicato il 01 Dicembre 2009 da unbelievers.rimini
 

1. Perché tutela i diritti civili degli atei e degli agnostici

I cittadini italiani che non appartengono ad alcuna religione sono diversi milioni, e in aumento. Nonostante la loro sia la concezione del mondo più diffusa in Italia dopo quella cattolica, subiscono concrete discriminazioni. L’UAAR assicura da anni, attraverso lo sportello soslaicita@uaar.it, una consulenza giuridica gratuita a tutti i cittadini che le scrivono lamentando una violazione dei principi costituzionali di uguaglianza di tutti i cittadini e di laicità dello Stato. Se se ne ravvede l'opportunità, li assiste anche nelle conseguenti iniziative giuridiche.

2. Perché difende e promuove la laicità dello Stato

La laicità dello Stato è un supremo principio costituzionale che ha sempre trovato difficoltà a essere attuato integralmente. Per di più, negli ultimi tempi, è stato messo seriamente a rischio dal crescere delle ingerenze ecclesiastiche, che sembrano non trovar più alcuna opposizione da parte del mondo politico.
Per difendere e affermare la laicità dello Stato l’UAAR si è fatta promotrice di numerose iniziative legali su diversi argomenti: dalla laicità della scuola ai simboli religiosi negli edifici pubblici, dal diritto al riconoscimento della propria identità non religiosa all’invadenza cattolica in RAI. Tali iniziative sono giunte alla Corte Costituzionale, in Cassazione e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e alcune di esse sono già state coronate da successo: grazie all’UAAR è ora possibile sbattezzarsi, e sembra concretamente possibile rimuovere i crocifissi dagli edifici scolastici.
Questa attività non è comunque soltanto giuridica, l’UAAR promuove diverse campagne di informazione e di sensibilizzazione, dall'Otto per mille agli oneri di urbanizzazione alle confessioni religiose, fino all'ora alternativa.
L’UAAR non intende fermarsi qui. Vuole che l’Italia diventi finalmente un paese europeo, in cui siano promulgate leggi che riconoscano le unioni civili e il testamento biologico, che non discriminino in base all’orientamento sessuale, che riducano gli insostenibili tempi di attesa per le separazioni e i divorzi, che depenalizzino il ricorso all’eutanasia. Ritiene che sia venuto il tempo che la coscienza civile del nostro paese ponga fine ai cospicui privilegi concessi alle confessioni religiose, primo fra tutti l’otto per mille; che sia data la giusta attenzione, anche economica, alla ricerca scientifica; che si sostituisca l’ora di catechismo nelle scuole di ogni ordine e grado con un’ora di educazione civica, promuovendo un’etica della responsabilità individuale e della convivenza civile.

3. Perché valorizza le concezioni del mondo incredule e razionali

L’UAAR agisce concretamente per la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo non religiose. A questo fine organizza in numerose città italiane i Darwin Day, assegna il Premio Brian alla mostra del cinema di Venezia e un premio di laurea a studenti meritevoli. Organizza inoltre conferenze e incontri culturali in tutta Italia, e gli Incontri del giovedì presso la sede nazionale di Roma. Partecipa a manifestazioni laiche di importanza nazionale. L'UAAR ha inoltre contribuito alla realizzazione della cosiddetta Seconda sindone.
Non manca nemmeno il lato sociale: è infatti curato dall'UAAR il primo esperimento italiano di assistenza morale non confessionale all'interno di un ospedale, avviato presso l'ospedale Le Molinette di Torino.

4. Perché diffonde informazione laica

Per i mezzi di informazione gli atei e gli agnostici non esistono, o sono considerati cittadini con una marcia in meno. E' ormai banale constatare il dilagare della presenza cattolica sulla stampa e sui canali radiotelevisivi, in particolare quelli pubblici. I cittadini italiani sono bombardati da informazioni a senso unico, e benché sia ovviamente impossibile (almeno per il momento) avere una voce anche solo lontanamente paragonabile come dimensione, l’UAAR ci prova. Il suo sito internet www.uaar.it è aggiornato quotidianamente e riceve ogni giorno circa 7.000 visite: vi si possono trovare notizie, articoli, recensioni, documenti, informazioni e dossier su tutto quanto riguarda la laicità e la non credenza. Il suo blog, le Ultimissime UAAR, è il più seguito in Italia tra quelli che affrontano tematiche legate alla laicità e alla religione (e all’assenza di essa). La sua rivista, L’Ateo, è un bimestrale a cui contribuiscono firme più che prestigiose: il più importante e autorevole periodico italiano dedicato alla laicità e alla non credenza.

5. Perché è un grande spazio di incontro e confronto

Sovente gli atei e gli agnostici pensano di essere gli unici a non credere in Dio, specialmente quando abitano in provincia. Internet riduce le distanze, e l’UAAR mette loro a disposizione community, commenti, forum, mailing list: è il più grande spazio online di incontro e confronto tra non credenti, ma anche tra non credenti e credenti.

6. Perché dà visibilità ai non credenti

Nessuno come l’UAAR sa quanto atei e agnostici siano tendenzialmente refrattari a sentirsi parte di un gruppo. Tuttavia, nella società dell’immagine la forza del numero è importante, ed è necessario mostrare che i non credenti esistono e sono molto numerosi: più è forte e numerosa l’associazione in cui si riuniscono per tutelare i propri diritti, più sarà facile tutelarli e limitare, se non addirittura impedire, le discriminazioni che subiscono. Non è un caso che l’UAAR sia chiamata sempre più spesso a rappresentare i non credenti sui mass media e negli incontri interculturali. Ma, soprattutto, è per queste ragioni che l’UAAR ha organizzato il primo meeting nazionale Liberi di non credere, due giornate nazionali dello sbattezzo, e ha inoltre avviato anche in questo caso campagne di informazione e di sensibilizzazione, dallo sbattezzo alla bonifica statistica e alla creazione di sale del commiato. Fino a quella più nota di tutti, quella degli autobus “atei”.

7. Perché ha una credibilità istituzionale e internazionale

L’UAAR è l’unica associazione nazionale che rappresenti le ragioni dei cittadini atei e agnostici. È iscritta, con il numero 141, al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, istituito presso il ministero della solidarietà sociale, e questo le consente di essere destinataria delle scelte per il Cinque per Mille È già stata ascoltata in occasione di diverse audizioni parlamentari. È apartitica, e completamente indipendente da partiti o da gruppi di pressione di qualsiasi tipo: ritiene che gli atei e gli agnostici italiani siano persone perfettamente in grado di decidere da soli cosa votare, senza alcuna indicazione di voto. Ma non è apolitica, perché ritiene che soltanto attraverso cambiamenti legislativi sia possibile rendere finalmente, effettivamente laica la nostra Repubblica.
L’impegno dell’UAAR, conscia del clericalismo montante nel nostro paese, non è del resto soltanto italiano. L’UAAR è membro attivo sia dell’IHEU (l’Unione Internazione Etico-Umanista, che è consulente ufficiale di ONU, UNESCO, UNICEF e Consiglio d’Europa) che della EHF/FHE (la Federazione Umanista Europea, che è interlocutrice ufficiale della Commissione Europea ed è attiva anche all’interno dell’OSCE). L’UAAR opera sia indirettamente (attraverso i suoi rappresentanti nelle due organizzazioni), sia direttamente, con ricorsi e segnalazioni.
Ha inoltre avviato anche un progetto di solidarietà internazionale.

8. Perché è radicata sul territorio

Presente ormai in 19 regioni e 60 province, l’UAAR è un’associazione sempre più radicata sul territorio. Ciò le consente sia di essere interlocutrice delle amministrazioni locali, sia di poter amplificare a livello nazionale le discriminazioni e le violazioni del principio di laicità dello Stato attuate localmente confidando sulla scarsa informazione che le circonda. Ma, soprattutto, i circoli e i referenti territoriali UAAR svolgono un’attività culturale, informativa e di sensibilizzazione ormai imprescindibile, oltre a costituire un’ulteriore spazio di confronto e discussione.

9. Perché è in crescita

Nel 1998 Avvenire pubblicò un articolo dal titolo Gli ultimi atei, con cui prendeva in giro la scarsità di soci UAAR, allora 176 (“meno dei panda in Cina”). Undici anni dopo, il numero dei soci si è moltiplicato di oltre ventidue volte, le province in cui esiste una presenza organizzata UAAR sono aumentate da 8 a 60, gli accessi al sito sono letteralmente esplosi.

10. Perché vuol cambiare la società italiana

L’UAAR ritiene che sia ancora possibile fermare il declino dell’Italia e che si possa costruire, insieme, una società che consenta a tutti i cittadini di essere realmente se stessi, convivendo pacificamente in un paese contraddistinto da un reale pluralismo e dal rispetto reciproco delle scelte individuali.

Esistono tuttavia almeno altre mille buone ragioni per iscriversi all’UAAR: anzi, forse ogni suo socio te ne saprà indicare un’altra!

Lamentarsi non serve: o si subisce o si agisce. Perché l’Italia diventi un paese veramente laico, civile e plurale è necessario il sostegno di tutti coloro che condividono questa prospettiva. Se questa è anche la tua opinione, unendoti alle migliaia di soci UAAR farai la scelta giusta. La tua iscrizione sarà un piccolo, ma importante contributo per realizzare questo fondamentale obbiettivo.

 

Modulo online per iscriversi o abbonarsi a L’Ateo


Grafici

Andamento Iscritti

Andamento Province

Andamento Visite al sito web

 
 
 

Conferenze a Rimini

Post n°130 pubblicato il 21 Novembre 2009 da unbelievers.rimini

Segnaliamo l'ultima parte di un ciclo di conferenze al Museo della città intitolato "Il biopensiero", organizzato dall'Università Aperta "Giulietta Masina e Federico Fellini", in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga.

Sabato 21/11

Eugenio Lecaldano: "La propria vita e la propria morte: la responsabilità individuale"


Domenica 29/11

Maurizio Mori: "Questioni di bioetica"


Sabato 5/12

Paolo Cattorini: "Nascere, vivere, morire. Quando la medicina si fa onnipotente"

 

 
 
 

La Sindone a Rimini

Post n°129 pubblicato il 16 Novembre 2009 da unbelievers.rimini
 

La sindone di TorinoMartedì 24 Novembre 2009 - h 21

Sala del Buonarrivo

C.so d'Augusto, 231 Rimini

conferenza

LA SINDONE

UN FALSO MISTERO,

UN MISTERIOSO FALSO

La Sindone è forse la reliquia più famosa e più sbalorditiva della cristianità. La datazione al carbonio14 ha definitivamente stabilito che si tratta di un manufatto medievale, ma ancora oggi molti devoti non accettano il verdetto della scienza e suggeriscono svariate ipotesi alternative per inficiare la datazione di laboratorio e continuare a credere che il telo di Torino abbia davvero avvolto il cadavere di Gesù.

La conferenza esporrà le fonti documentarie originali, le prime che danno testimonianza della Sindone, e che raccontano la sua storia, svelandone molti elementi decisivi. Fonti medievali, sulle quali anche i credenti non nutrono riserve.

Inoltre, verrà indicata una nuova ipotesi che suggerisce i motivi per cui la Sindone, e proprio questa, venne realizzata in un tale momento storico.

Relatore: dott. Paolo Cortesi

(saggista, ricercatore di storia delle fenomenologie culturali occidentali)

Ingresso libero

________________________

evento organizzato da:  Circolo UAAR di Rimini

mail: rimini@uaar.it – info: 347 8759026 – web: www.uaar.it/rimini

 
 
 

Dopo la sentenza sui crocifissi in classe, minacce e intimidazioni in tutta Italia

Post n°128 pubblicato il 13 Novembre 2009 da unbelievers.rimini
 
Foto di unbelievers.rimini

Gli atei italiani denunciano numerosi episodi persecutori e intimidatori giunti al loro indirizzo dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sull'illegittimità del crocifisso in classe. Tre croci, accompagnate dalla scritta «Cristo», sono state dipinte sulla recinzione della casa della famiglia promotrice dell'azione legale. L'Uaar ha ricevuto messaggi minatori e insulti via mail. Il gruppo Facebook "Se stacchi il crocifisso ti stacco le mani" ha raggiunto i quindicimila adepti. Crocifissi sono stati appesi sulla porta della sede Uaar di Treviso, insieme alla scritta: «la vostra ragione non cancellerà la nostra tradizione». E ieri, davanti alla sede del partito radicale romano, è esplosa una bomba carta. Come firma, di nuovo un crocifisso.
«Ci pare evidente - dichiara Raffaele Carcano, segretario nazionale dell'Uaar - che questi sono i frutti della gogna mediatica allestita dai vari La Russa, Sgarbi, Santanchè, Meluzzi, sindaci leghisti, tutta la compagnia tribale che ha da subito insultato senza ritegno chi ha solo provato a difendere un principio costituzionale. Adesso, gli stessi che si sono impegnati per quel diritto costituzionale si vedono limitati nella propria libertà». A loro, alla famiglia di Abano Terme al centro della vicenda, va la piena solidarietà di atei e agnostici italiani.
«Non possiamo fare a meno di rilevare il silenzio assordante delle gerarchie ecclesiastiche su questi episodi. - conclude Carcano - Per questo ci permettiamo di suggerire loro di condannarli in fretta: se veramente vogliono convincerci che il crocifisso è un simbolo d'amore non è tacendo che ci riusciranno. E soprattutto, non è tacendo che dovrebbero fare di fronte a chi è cattolico davvero e, magari, si aspetterebbe un altro tipo di dialettica sulla questione».

Comunicato stampa UAAR

 
 
 

Lessico delle discriminazioni tra società, diritto e istituzioni

Post n°127 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da unbelievers.rimini

Venerdì 30 ottobre alle ore 18 alla sala del Buonarrivo Provincia di Rimini corso d'Augusto 231 presentazione del libro "Lessico delle discriminazioni" a cura di Thomas Casadei. Dalla discriminazione sessuale a quella razziale, da quella di genere a quella genetica, una mappa delle discriminazioni e una traccia di lavoro per contrastarle.

 
 
 

25 ottobre: Giornata nazionale dello sbattezzo

Post n°126 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da unbelievers.rimini
 

Giornata nazionale dello sbattezzo 2009

Dopo il successo dell’edizione 2008, durante la quale oltre mille cittadini inviarono la propria richiesta al parroco, l’UAAR ha deciso di organizzare per il 25 ottobre 2009 la seconda giornata nazionale dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Le ragioni per uscire dalla Chiesa Cattolica possono essere diverse: coerenza con i propri principi, protesta perchè discriminati in quanto omosessuali, donne o ricercatori, rivendicazione della propria identità atea o agnostica. Oppure la semplice onestà intellettuale di dire “non sono più dei vostri”.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, ma invita coloro che non sono più cattolici a esercitare questo diritto: stima in quindicimila il numero dei cittadini che già lo hanno fatto, ma ritiene che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato.
Ci sono due modi per partecipare alla giornata dello sbattezzo:
1.
Attraverso i circoli/referenti UAAR. Le modalità variano da provincia a provincia, per cui è indispensabile contattare direttamente i relativi responsabili o consultare i siti internet dei circoli.
2.
Chi risiede in un provincia diversa da quelle di cui sopra, o chi risiede in una di queste province ma vuole sbattezzarsi individualmente, può:
a) previa verifica che la parrocchia dispone di un indirizzo e-mail o di un numero di fax (non tutte le parrocchie sono informatizzate e l’UAAR non dispone di questi dati), contattare soslaicita@uaar.it per ricevere le istruzioni sullo sbattezzo via fax o via e-mail;
b) scaricarsi il modulo pubblicato sul nostro sito alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf, compilarlo, fare una fotocopia della propria carta d’identità e inviare il tutto alla propria parrocchia di battesimo con raccomandata a.r. nei giorni immediatamente precedenti il 25 ottobre.
In entrabi i casi occorre poi inviare (entro il 25 ottobre) una e-mail a segretario@uaar.it comunicando l’adesione all’iniziativa, il proprio nome e cognome e il nome della parrocchia di battesimo: segretario@uaar.it risponderà confermando di aver conteggiato il richiedente nell’elenco (in modo assolutamente anonimo e confidenziale).
La stessa e-mail può essere contattata per i casi controversi.
Il dato pubblico degli sbattezzandi è e sarà formato, oltre che da chi si sbattezzerà tramite i circoli e i referenti, solo da chi ha ricevuto o riceverà l’e-mail con la conferma dell’inserimento nel conteggio. Non vogliamo presentare elaborazioni statistiche inverosimili come quelle della Chiesa cattolica.
Ricordiamo che la data dell’iniziativa è stata scelta in ricordo di quanto accadde il 25 ottobre 1958, giorno in cui  la Corte d’appello di Firenze assolse il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani che vollero sposarsi civilmente. E li assolse non perché non li aveva diffamati, ma perché i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati”: e dunque liberamente denigrabili da parte dell’autorità ecclesiastica.

Altre informazioni:
Le istruzioni ’standard’ per lo sbattezzo
Il gruppo su Facebook

 
 
 

Liberi di non credere 2009

Post n°125 pubblicato il 29 Settembre 2009 da unbelievers.rimini
 

Per tutti coloro che non c'erano e per tutti coloro che vogliono rivivere quei momenti, ecco la sequenza degli interventi dal palco.

Inoltre, sono disponibili i video dei soci, girati autonomamente.

 
 
 

Liberi di non credere - 1º meeting nazionale per un paese laico e civile

Post n°124 pubblicato il 04 Settembre 2009 da unbelievers.rimini
 

19 SETTEMBRE 2009, ROMA
LIBERI DI NON CREDERE
primo meeting nazionale per un paese laico e civile
http://www.uaar.it/uaar/19-settembre

Spot radiofonico - Spot VIDEO

Atei e agnostici non credono nei miracoli. Per questo abbiamo deciso di darci voce da soli. Nasce così il primo meeting nazionale dei non-credenti, organizzato per sabato 19 settembre a Roma.

Banner Roma

PROGRAMMA DEL MEETING

Ore 14:30 Ritrovo nell´area antistante lo stadio Flaminio (Piazzale Ankara) a Roma. (come raggiungere il meeting: http://www.uaar.it/uaar/meeting/2009/trasporti)

Ore 15:00 Brevi interventi dei soci UAAR, testimoni di piccole e grandi battaglie laiche

Presentazione: Adele Orioli, responsabile iniziative giuridiche UAAR
Assistenza laica: Anna Maria Pozzi (Torino) / Fania Zanforlin (Treviso)
Campagna ateobus: Giorgio Villella (Padova)
Campagna oneri: Roberto Grendene (Bologna)
Clero a scuola: Luciano G. Calì (Grosseto)
Crocifissi fuori luogo: Franco Coppoli (Terni)
Finanziamenti alle chiese: Silvio Manzati (Verona)
Marcatura Territoriale: Dino Di Tinco (Ginosa, Taranto)
Ora Alternativa: Rosalba Sgroia (Roma)
Nuove Chiese: Paolo Gelmo (Bolzano)
Religione in TV: Francesco D'Alpa (Catania)
Sbattezzo: Pier Giorgio Nicoletti (Cosenza)
Sale del commiato/funerali civili: (a cura del circolo UAAR di Venezia)
Scienza: (a cura del circolo UAAR di Varese)
Scuola/educazione: Fabio Milito Pagliara (Salerno)
Testamento Biologico: Bruno La Piccirella (Genova)
Vilipendio: Manlio Padovan (Rovigo)
Estero: Vera Pegna (ambasciatrice FHE presso OSCE) / Julien Houben
(responsabile esteri UAAR)

Ore 17 Interventi dei relatori e del segretario UAAR

Omosessualità: Franco Grillini
Pari opportunità: Laura Balbo, presidente onorario UAAR
Il diritto di essere scettici: Carlo Flamigni, presidente onorario UAAR
Bioetica: Valerio Pocar, presidente onorario UAAR
Ateismo ed etica laica: Margherita Hack, presidente onorario UAAR
(videointervento)
Ateismo: Piergiorgio Odifreddi, presidente onorario UAAR
(videointervento)
Conclusioni: Raffaele Carcano (segretario UAAR)

Durante la serata sonetti di Francesco Burroni e monologhi di Francesca Fornario

___________________________________________________

AGGIORNAMENTO 18/09/2009 h. 10.00

In relazione al recente attentato in Afghanistan, il Comitato di
coordinamento dell'UAAR ha deciso di annullare il concerto previsto per
la sera del 19 Settembre
a Roma.

Si svolgerà invece come da programma il meeting Liberi di non credere,
sabato 19 settembre dalle ore 14:30 (e la deposizione della corona a
Porta Pia, l'indomani, ore 9:30, durante la cerimonia ufficiale per il XX Settembre).

___________________________________________________


L'indomani, XX Settembre dalle ore 09:30 deposizione di una corona alla cerimonia ufficiale presso la Breccia di Porta Pia in Corso Italia.


Per aderire alla manifestazione inviate una e-mail con oggetto "adesione" a: adesioni19settembre@uaar.it
Per dare una mano all'organizzazione dell'evento, inviare una e-mail con oggetto "staff uaar" a: organizzazione@uaar.it indicando i compiti per i quali ci si offre volontari
Informazioni per raggiungere il meeting:
http://www.uaar.it/uaar/meeting/2009/trasporti

Informazioni per eventuale pernottamento:
http://www.uaar.it/uaar/meeting/2009/pernottamenti

 
 
 

"Uscire dal gregge" a Rimini

Post n°123 pubblicato il 13 Agosto 2009 da unbelievers.rimini
 

La copertina del libro Rimini, presentazione di "Uscire dal gregge"

Sabato 22/08/2009 alle ore 21:00 Rimini

Piazza Cavour - Vecchia Pescheria

Presentazione del libro "Uscire dal gregge", presente uno degli autori, Raffaele Càrcano, segretario nazionale Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

Per informazioni: rimini[at]uaar.it

Tel.: 3478759026

Scarica il volantino del circolo UAAR di Rimini

 

 
 
 

Odifreddi: Perché non posso essere cristiano

Post n°122 pubblicato il 07 Agosto 2009 da unbelievers.rimini
 
Tag: UAAR

 
 
 

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