Io, Libertario

Perchè lo spionaggio fiscale non esiste


Oggi darò torto anche al "mio" quotidiano preferito, Libero, quello cioè che leggo più di ogni altro (Italia Oggi, Il Domenicale, Il Foglio, Finanza e Mercati, Il Sole 24 Ore): il motivo è semplice. Perchè dovrei difendere Prodi e la sua indignazione per lo spionaggio fiscale perpetrato a danno suo, di Berlusconi e di altri personaggi? Io mi indignerò per lo spionaggio a danno di calciatori, personaggi dello spettacolo, giornalisti ed ogni altro genere di volto pubblico e non. Ma ai danni di un politico no. Badate bene, la privacy non c'entra. La privacy di ogni individuo, politico compreso, è sacra. Ma la gestione patrimoniale di un politico, ancor più se si tratta di un leader, bè quella deve essere accessibile ad ogni elettore. Si chiama modernità, si chiama "democrazia", quella parola che molti-troppi-forse-tutti confondono. Di cui tutti abusiamo. Poter sapere cosa fa Prodi dei soldi che guadagna in qualità di nostro primo dipendente è un aspetto determinante nella considerazione che l'elettore ha del suo governo. Sapere se Prodi ha ottenuto qualche beneficio svolgendo quella funzione ancor più. E allora, dato che sono anni che i giornalisti spiano le dichiarazioni dei redditi dei leader di partito e dei parlamentari tutti, dato che nessuno si indigna quando è di Berlusconi che si parla come di un super-capitalista spietato e speculatore... Allora io non mi indigno ora nè per Prodi nè per lo stesso Berlusconi.