Io, Libertario

AAA libera previdenza cercasi


Ci andrò giù leggero, parlando dell'INPS, perchè un caro cugino lettore di questo blog ci lavora e non vorrei offendere il ramo statale per cui presta onorato servizio da tempo (troppo).Voi non potete vederlo, ma per raggiungere questo risultato mi sono necessari: un periodo di concentrazione tantrica, una seduta di yoga, un massaggio rilassante ed una rasatura dal barbiere. Piccoli accorgimenti per affrontare le prossime righe con il giusto piglio moderato.L'INPS è il cancro di questo Paese. Nessun paese è dotato di un simile baraccone succhiasoldi capace di condizionare tutti i soggetti politici ed economici coinvolti nell'apparente libero dibattito sulle sorti comuni. L'INPS suona la tromba e rispondono ministri, sindacati, intellettuali. Volente o nolente rispondono anche le aziende, gli enti, le associazioni. Volente o nolente risponde anche, e soprattutto, il lavoratore che in un quel salvadanaio ha visto confluire gran parte dei propri stipendi. L'altro giorno stavo calcolando il costo aziendale di un impiegato semplice da 1.089 euro mensili per 14 mensilità (netto 15.246 euro): ebbene l'azienda ne pagherà oltre 32.000. E' la conferma: il lavoratore vede svanire gran parte del suo stipendio, non importa se una parte va all'INPS e l'altra va in IRPEF, addizionali ecc.L'INPS suona la tromba ed il Paese risponde. Siamo in Cile.Lo dicano con la serenità e con la schiettezza che tutti accetteremmo di buon grado: "Signori, abbiamo speso gran parte dei soldi che ci avete dato. Tra qualche anno non ci saranno più pensioni perchè lo Stato non potrà garantire il rientro delle somme impegnate in questi anni di malgoverno. O ci date di più (ecco la storiella del TFR, ecco la commedia del 45% dei super-redditi, ecco la favola della redistribuzione) oppure salutate, con tanto di fazzoletto bianco, i vostri sforzi di questi anni".Poco importa se hai versato 10.000 o 1.000.000 di euro. Siamo tutti sulla stessa barca. Il sogno della pensione si infrange sulla scogliera dello Stato padrone, dello Stato azienda, dello Stato garante, dello Stato di tutti. Col cazzo: io non sono lo Stato. Non ho aderito in alcun modo. Se mio padre ha denunciato la mia nascita all'anagrafe non è colpa mia. Ed io non ho scelto questo dannato contratto che mi raccontano essere scritto nella Costituzione. Io non voglio accantonare parte del mio stipendio per il futuro. Voglio portare i miei soldi in Svizzera o in Olanda o alle Cayman. Anzi voglio comprarmi la Cayman (della Porsche) perchè non vivrò a sufficienza per godere di quella pensione. Perchè quella pensione me la sono costruita io. Datemi una previdenza libera, privata, negoziabile. Senza vincoli. Non voglio niente di tutto ciò.Non voglio uno Stato che si prende il mio TFR per girarlo all'INPS. Adesso ci tolgono anche la liquidazione. Adesso ci tolgono i soldi dalla tasca. Basta! Vendiamo le proprietà dello Stato. Vendiamo le aziende pubbliche. Maturiamo tutta la cassa necessaria per rimborsare tutti i poveracci che credono ancora nella chimera della previdenza sociale. Ed una volta rimborsati tutti, fino all'ultimo centesimo, smantelliamo anche tutto ciò che possa ricordare che un giorno esisteva l'INPS, ovvero l'ente che toglie promettendo il falso.