Io, Libertario

E adesso che si fa?


In un certo senso lo stavo aspettando, questo momento. Ovvero il giorno in cui arriva la condanna per l'uomo malvagio e, sulla condanna, tocca porsi certe domande. Saddam Hussein, il vecchiaccio-bastardo-spietato-dittatore-ecc-ecc a cui le abbiamo suonate in 2dico2 guerre nel giro di una dozzina d'anni, s'č beccato la pena di morte per impiccagione. Strano? Non direi. La legge, nei Paesi musulmani, prevede questo ed altro per chi commette reati minori, tipo l'omocidio o la strage. Lā ti tagliano le palle se tradisci, figurarsi per uno come lui! Ma la domanda non č: č giusto che sia impiccato? Perchč per la legge del suo Paese, quel Paese dove lui l'ha applicata per decenni, quel Paese dove ha fatto massacrare curdi e non, quel Paese che ha trasformato nel suo giocattolino preferito insabbiandolo nell'oblio mentre lui e i suoi gerarchi sguazzavano nell'oro... l'impiccagione č cosa buona e giusta e io di certo non la contesto.Quello che io contesto č la pena di morte in senso lato: nonostante le mie posizioni possano, per taluni, solleticare storielle tipo legge del taglione, far west, cure medievali ecc (e certo, perchč uno che vuole meno Stato o niente Stato č per definizione un guerrafondaio!), ebbene io non concordo con la pena di morte. Non concordo nč che si parli di Erik Priebke, nč che si parli di Pietro Maso, nč che si parli di Saddam, nč che si parli di un sovversivo cubano. Ora, non intendo certo riscontrare con ciō il gradimento dei socialisti-collettivisti-noglobal e chi pių ne ha pių ne metta. Io intendo dire che la pena di morte č una cura troppo poco dolorosa per uno come Saddam, che tra l'altro penserā di ricongiungersi col suo Dio, in quel frangente. La pena di morte contribuisce alla crescita della Jihad, contribuisce all'intolleranza e al fondamentalismo, soprattutto quando di parla di mondo islamico. Non tollero la pena di morte per le adultere e per chiunque lo meriti, secondo la legge coranica. Perchč c'č una legge superiore che indica la vita come un diritto inalienabile, al pari della libertā e della proprietā. La mia cura? I lavori forzati. Sei vecchio? La lettura della Bibbia, la lettura delle biografie di Gandhi, di Madre Teresa e di Martin Luther King. La prigione dura. La solitudine. Ecco le vere strade da percorrere per chi commette un reato assoluto, per chi massacra un popolo o intende farlo con tutte le sue forze. Non importa se ha o meno le armi di distruzione di massa... soprattutto se quella distruzione di massa l'ha giā applicata e lasciata 'agli archivi'.