Io, Libertario

Capodanno, mai più come prima


Il mio Capodanno non è più come prima. Eh già, io una volta ero un pazzo. Altro che fuochi d'artificio: non mi vergogno di dire che quando passavano i servizi del tg su botti e bottarelli io provavo una certa emozione. Non importa se un Natale rischiai di perdere una mano: era il 1993, ultimo anno di Liceo, e quando tornai a scuola mi sentii una specie di relitto sociale dato che studiavo in una privata milanese e rientravo da una missione "di guerra" in quel della Puglia più dura. Fu allora che decisi di "smettere"... come uno smette di fumare o di bere... proprio così. In effetti la dipendenza era analoga: mi svegliavo con il desiderio di chiudermi in quella specie di laboratorio dove normalmente costruivamo auto e motoscafi e missili radiocomandati e che sotto Capodanno diventava un arsenale in cui si adottavano tecniche "militari" per realizzare l'ordigno perfetto. Niente a che vedere con quelle fesserie dei palloni di Maradona & palloni di San Gennaro... Noi si realizzava la Bomba con contatto elettrico a distanza... la mano rischiai di perderla per un banalissimo magnum: è un controsenso, lo so.Fatto sta che man mano che si avvicinava il 31, la mattina mi guardavo allo specchio e sentivo forti vibrazioni. Un desiderio irrefrenabile di farmi ibernare fino alle 23.00 del giorno fatidico. Un desiderio irrefrenabile di eccellere anche in quella situazione assurda e tragicomica... un desiderio che in seguito non avrei perso. E dopo anni di esplosioni, di storie al limite della fantasia eppure tutte vere, di fossi nell'asfalto, di grandi colori nel cielo... venne il momento di smettere. E smettendo persi completamente l'emozione di quel giorno, trasformatosi nell'ennesima ricorrenza da festeggiare più per il pretesto di consumare pasti eccellenti che non di augurare qualcosa a qualcuno. Perché io, lo confesso, amo regalare ed augurare tutto l'anno, tranne che a Natale e a Capodanno.Quest'anno scrivo in agenda:Larmandier-Bernier Millesimé 2000uno champagne che consiglio vivamente a tutti (costo circa 68 euro a bottiglia). A mio avviso è secondo solo al tris Henriot, Ruinart, Krug.Buon 2 gennaio a tutti! Non è arbitrario quanto augurare un buon 1° o qualunque altro giorno?!?