Io, Libertario

IO ADORO BEPPE GRILLO


Io adoro Beppe Grillo. Sono un assiduo lettore del suo blog, un vero "muro della verità" dove quasi sempre passano messaggi limpidi e non trafugati da un editore, da un direttore, da un politico. Io lo adoro, sebbene si dica da sempre che lui è un "uomo di sinistra". Io, di sinista, in Beppe Grillo, ci trovo solo l'ammissione di voto prima e dopo una tornata elettorale. Per il resto, fatta eccezione per qualche sparata faziosa ai nemici "storici" della democrazia (come non citare il buon Berlusconi?), lo trovo un vero libertario. Come Carlo Lottieri, come Alberto Mingardi, come Marcello Veneziani, come Gerard Bramoullé... come Murray Rothbard, salendo un po' nella scala "poco-gerarchica" della libertà. Beppe Grillo forse non sa di esserlo: forse gli hanno raccontato e ha letto che l'essere libertario e l'anarchia sono argomenti di sinistra. Falso. Vorrei tediarvi con un approfondimento del PERCHE' L'ANARCHIA NON PUO' ESSERE DI SINISTRA (ma lo farò solo su richiesta: magari vi sparo un mio vecchio cavallo di battaglia, La Democrazia finisce il pizzeria); ma mi limiterò a dire che la colpa del liberismo quello vero è di non essere dilagato come un virus all'interno della cultura italiana. La libertà, quella vera, è scritta su carta che non si stropiccia; è scritta su libri che non si cancellano; e quei testi sono tutti lì, nella storia, ma pochi li conoscono. Mi piacerebbe sapere se Beppe Grillo, per esempio, ha letto qualcosa di David Friedman, di Murray Rothbard, di Ludvig Von Mises, di Annah Arendt. Se qualcosa ha letto, il virus si è già innescato e allora ci ho visto giusto. Altrimenti è semplicemente un talento, uno che dice le cose come le pensa. Spesso possiamo non essere d'accordo, ma la libertà è questo. Non è un fronte unico e forse non andrà mai al governo a demolire regole, meccanismi... insomma a demolire lo Stato. Ma di sicuro la libertà ci appaga tutti allo stesso modo. Possiamo scontrarci, e lo facciamo sui temi più strampalati come il divieto di fumo, ma alla fine siamo tutti sulla stessa compilation: Il nostro nemico, lo Stato.