Io, Libertario

6 MARZO: GIORNO MEMORABILE


Carissimi lettoritorno al blog, e mi scuso del prolungato silenzio ormai ingiustificato, per parlare della GRANDE INTER. La seconda squadra di Milano (lo dice uno che non è certo rossonero)... quella che trionfa a tavolino... quella che domina campionati dove gli avversari vengono fisicamente eliminati grazie a complotti e magheggi di palazzo... quella dei bilanci risanati con creatività taumaturgiche... quella dei tifosi che lanciano seggiolini e motorini dagli spalti... quella dei giocatori che comandano una società inesistente, loffia e invidiosa degli altrui successi.... ebbene questa squadra ieri ha scritto una pagina storica nello sport. E non si è fermata in Italia, dove il 5 maggio poteva forse bastare, bensì ha scelto la platea globale della Champions League per esprimere tutto il valore, il carisma, la classe... l'etichetta dei propri giocatori. Sulla partita poco da dire: scialbo 0-0 dove il Valencia ha decisamente mosso più palloni e sfiorato più volte il vantaggio rispetto all'avversario. Tensione alle stelle, capirai: la grande corazzata che viene fatta a fettine dal modesto (non certo tecnicamente, ma economicamente dinnanzi ai fiumi di petrolio del patron Moratti) Valencia. La grande corazzata cade. E alla fine botte da orbi.La cosa che mi inquieta, e che anzi dovrebbe inquietare tutti (interisti compresi) non è certo la scena-madre di Cruz, Cordoba e Maicon che fanno assalto all'arma bianca per punire quella mezza calzetta di Navarro. Ha rotto il naso a Burdisso... embè? Questo giustifica il far west sul prato verde, mentre a casa nostra gli stadi vengono chiusi al pubblico per questioni di ordine pubblico? No. La notizia è lo stuolo di fregnacce che ci hanno propinato dopo il fattaccio. Mancini che dice "non so, non ho visto". Giornalisti che puntano il dito contro Navarro. Che poi, cari miei, il buon Navarro ha sferrato il jab fatale al nasino di Burdisso dopo qualche minuto di rabbia incontrollata di questi che aveva cercato di aggredire mezzo Valencia. Nessuna scusa. Ma quello che è accaduto dopo è qualcosa di osceno ed abominevole. Mancini va negli spogliatoi mentre i "suoi" commandos militarizzano il prato del Mestalla? Stile Inter... Ma per favore! Mi aspetto squalifiche bibliche per i quattro dell'Ave Maria (almeno): Cruz, Cordoba, Maicon e Burdisso. Mi aspetto una sanzione colossale contro la società. Mi aspetto che si smetta di parlare di questa squadra come di una grande squadra. Quando si spegne la luce in campo, Zlatan Ibrahimovic, si capisce che questa Grande Inter è tale solo perchè è stata capace di spedire Golia all'inferno e sottrargli un talento che fino a ieri definivano "esoso, pretenzioso, tutto fumo e niente arrosto".Conclusione?NON VINCETE MAINON VINCETE MAINON VINCETE MAINON VINCETE MAI