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Un blog creato da guyfawkes_1976 il 27/09/2006

Io, Libertario

La vita, la libertà o la proprietà di nessun uomo sono al sicuro mentre è riunito il Parlamento

 
 
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97 SONGS OF MY LIFE

1. Wish you were here - Pink Floyd 2. Come together - Beatles 3. Love me two times - The Doors 4. Stairway to heaven - Led Zeppelin 5. Hotel California - The Eagles 6. Romeo and Juliet - Dire Straits 7. What it takes - Aerosmith 8. Have I told you lately that I love you - Van Morrison 9. My melancholy blues - Queen 10. With or without you - U2 11. Una settimana un giorno - Edoardo Bennato 12. Every breathe you take - The Police 13. Nothing else matters - Metallica 14. Knockin' on heaven's door - Guns'n'Roses 15. How deep is your love - Bee Gees 16. Don't give up - Peter Gabriel 17. Like a rolling stone - Bob Dylan 18. Love of my life - Queen 19. Englishman in N.Y. - Sting 20. Angie - Rolling Stones 21. Don't dream it, be it - The Rocky Horror Show 22. All I want is you - U2 23. She - Elvis Costello 24. La cura - Franco Battiato 25. La leva calcistica del '68 - Francesco De Gregori 26. Angel - Aerosmith 27. I won't dance - Frank Sinatra 28. Here we go again - Ray Charles 29. More than words - Extreme 30. Mi vendo - Renato Zero 31. Dolcenera - Fabrizio De André 32. Wonderful tonight - Eric Clapton 33. How can I go on - Freddy Mercury & Monserrat Caballé 34. I heard it through the grapevine - Marvin Gaye 35. Everybody needs somebody to love - The Blues Brothers 36. When a man loves a woman - Percy Sledge 37. Hey Jude - Beatles 38. Tears in Heaven - Eric Clapton 39. I've got you under my skin – Frank Sinatra duet with Bono 40. Wild world - Cat Stevens 41. Samba pati - Santana 42. Losing my religion - R.E.M. 43. The logical song - Supertramp 44. What's good - Lou Reed 45. Hey Joe - Jimi Hendrix 46. You never can tell - Chuck Berry 47. Money for nothing - Dire Straits 48. I want you - Bob Dylan 49. Under pressure - Queen & David Bowie 50. Another brick in the wall - Pink Floyd 51. I will survive - Gloria Gaynor 52. Highway to hell - AC/DC 53. Streets of Philadelphia - Bruce Springsteen 54. Fortuna - Renato Zero 55. Una canzone per te - Vasco Rossi 56. I'm easy - Faith No More 57. Alive - Pearl Jam 58. Mouth for war - Pantera 59. Start it up - Robben Ford & The Blue Line 60. Il mio canto libero - Lucio Battisti 61. Un tempo piccolo - Tiromancino 62. Sei nell'anima - Gianna Nannini 63. Staying alive - Bee Gees 64. As time goes by - Jimmy Durante 65. Disco inferno - The Trammps 66. Girl you'll be a woman soon - Urge Overkill 67. Via con me - Paolo Conte 68. Paradise city - Guns'n'Roses 69. Ayrton - Lucio Dalla 70. La donna del mio amico – Pooh 71. Uno di questi giorni ti sposerò - Luigi Tenco 72. Il valzer delle donne facili - Enrico Ruggeri 73. Mal di te - Pino Daniele 74. Summer in Siam - The Pogues 75. Dreams - The Cranberries 76. Y.M.C.A. - The Village People 77. Mamma mia - ABBA 78. California girls - David Lee Roth 79. Cupid's dead - Extreme 80. In alto mare - Loredana Berté 81. Sex Bomb - Tom Jones 82. Morire qui - Renato Zero 83. Una palabra - Carlos Varela 84. Piccolo uomo - Mia Martini 85. The importance of being Ernst - Oasis 86. Sonnet - The Verve 87. It's probably me - Sting & Eric Clapton 88. Rime of the ancient mariner - Iron Maiden 89. Acqua azzurra acqua chiara - Lucio Battisti 90. Lo scrutatore non votante - Samuele Bersani 91. Jump - Van Halen 92. Cool - Gwen Stefani 93. Quanti anni hai - Vasco Rossi 94. Fantasmi - Renato Zero 95. Always - Bon Jovi 96. Under the bridge - Red Hot Chili Peppers 97. Fade to black - Metallica
 

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E adesso tirate fuori le palle!

Post n°106 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Torno al mio blog nel giorno della fiducia. Quella messa dal Governo sulle spalle del maxi-emendamento alla Finanaziaria, che passa con 5 voti 5 di differenza al Senato. Era ora! Era ora che una manovra così speciale, così eccezionale, così storicamente rilevante vedesse la luce, lasciando al Paese il compito ignobile di giudicare.
Ora, però, vale la pena dire che il Paese il suo giudizio l'aveva già dato (e peccato che mio figlio aveva l'influenza, sennò quel milione-forse-due avrebbe avuto un partecipante in più) ma non è bastato. A questi caproni ignoranti manca ancora il gesto solenne, il mettere mano al nostro portafogli con gli strumenti più subdoli e vergognosi. E noi saremo anche qui pronti, in attesa che qualche alleato fragile li mandi tutti a casa (e sarà la volta che per tornare sul Colle ci metteranno i decenni), ma attrezzati ed armati perché troveremo ogni balzello, ogni opportunità, ogni sotterfugio per scamparla e tornare a Roma per esibirci nella solenne pernacchia.

 
 
 

Il ritorno di Guy Fawkes :-)

Post n°105 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Scusatemi. Scusatemi davvero per questo silenzio prolungato. Ma giovedì è stato il mio ultimo giorno di lavoro. Ero entrato in quell'azienda il 1° agosto 2004 e ne sono uscito il 14 dicembre 2006... significa praticamente due anni e mezzo della mia vita. SIgnifica praticamente 7 anni di vita dedicata alle scommesse sportive se penso  che prima, da ottobre 1999 ad aprile 2004, avevo offerto i miei servizi ad un'altra società.
Sensazioni? Tutte positive. Di solito ci si sente spaesati, quasi dimenticati dal mondo. Tornare a casa, sapere che domani non ci sarà quell'ufficio ad aspettarmi come un rifugio. Perchè in fondo il lavoro è anche un po' una casa ed è bello sapere che c'è. Ma per me oggi queste sensazioni sono superate dalla percezione concreta ed immensa di libertà.
Dare le dimissioni significa coraggio e, sicuramente, follia. Ma io di follia ne ho sempre avuta tanta, mia mamma me lo dice sempre... e quindi per me il passo non è doloroso o preoccupante quanto piuttosto stimolante, dinamico, esplosivo. E poi è bello sapere che vali qualcosa se succede che lasci e dopo pochi giorni il telefono comincia a squillare: e sono tutti quelli che prima erano miei concorrenti...

 
 
 

E BRAVI COMUNISTI!

Post n°104 pubblicato il 20 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Una settimana all'insegna di motociclette (EICMA) non mi ha impedito di seguire le vicende tragicomiche del governo che spera di comandarci.
L'ultima situazione sconvolgente è questa: mentre il governo stanzia miliardi di euro per rinnovare l'impegno militare dell'Italia nei territori diversi dall'Iraq, la piazza esplode contro l'armata nazi-sionista. Ritornano alla moda slogan come 10, 100, 1000 Nassirya; effigi di militari bruciate; striscioni di indubbia qualità letteraria.
Tutto ciò è merito di qualche politico alla ribalta, primo fra tutti l'amico n° 1 di questo blog, un certo Diliberto... uno che non si vergogna di niente... nemmeno di essere così stupido e intelletualmente misero. Usando un simpatico gioco di parole...
NON BASTA STARE SUI LIBRI... BISOGNA ANCHE LEGGERLI

 
 
 

Poker... da morire

Post n°103 pubblicato il 16 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
Foto di guyfawkes_1976

la mostra The Plastinator, attualmente a Guben (Germania), non è certo banale. Porta sulla scena, infatti, cadaveri più o meno realistici. Sfogliando le foto proposte dal sito www.repubblica.it quella più divertente è senza dubbio il tavolo da poker, degno di un film di Sam Raimi.
Un'occasione come questa riapre, volendo, il vecchio dilemma su cosa sia veramente l'arte contemporanea: mera contaminazione di generi, provocazione, illusione dello sguardo oppure effettiva ricerca di nuovi scenari e nuove tecniche artistiche? Guardando questa rassegna (o la recente sulla merda d'artista più o meno nota promossa dal nostro Assessore Sgarbi) qualche dubbio viene ed è più che lecito. Ma forse la provocazione contiene, spesso, elementi di dibattito più che elementari.

 
 
 

Pazzo? No, incazzato 

Post n°102 pubblicato il 15 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Caro Prodi.
Quando un certo ex-presidente del Consiglio ammonì gli elettori dubbiosi sulla loro coglionaggine, qualora avessero votato il tuo governo, portasti un'orda di imbecilli in piazza al grido di "alleluja, siamo tutti coglioni!".
Quando, poi, l'Italia ha cominciato a capire di che pasta sei fatto, dopo essersi dimostrata rincoglionita per una manciata di voti, tu hai urlato"SORBOLE, VOI SIETE IMPAZZITI?". Ma dico: darmi del coglione è inaccettabile, darmi del pazzo è plausibile? No, caro mio, meglio coglione che pazzo.
E coglioni, sì, lo sono stati... tutti quelli che ti hanno votato. Adesso possono ben dirlo, ben scriverlo... adesso li invito ad andare in giro con quelle belle magliettine attillate. Ma pazzi, questo no. Forse siamo stati coglioni a non scendere ancora in piazza e farti un culo così come in Ungheria poco tempo fa. Ma c'è tempo. C'è sempre il 2 dicembre. E se sei stato capace di trascinare a Roma uno come me, bè... SEI UN FENOMENO DI COGLIONE!

 
 
 

Scommetti che vinco io?

Post n°101 pubblicato il 10 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Toronto, Canada. Campionati del Mondo. Fin qua tutto normale. Ma lo sapete che i Mondiali stavolta vedranno confrontarsi i campioni di morra cinese? Forbice, carta, sasso. Io non ho mai saputo giocare, e voi?

 
 
 

Questa volta Libero ha toppato  

Post n°100 pubblicato il 09 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Ritengo Libero il miglior quotidiano del Paese. Le motivazioni sono molto semplici e non certo legate allo schieramento politico del quotidiano: chi sa leggere tra le righe avrà senz'altro colto la furiosa reazione all'idea ticket di Letizia Moratti. Penne come Oscar Giannino, Marcello Veneziani, Renato Farina, e naturalmente quella della Direttore Vittorio Feltri rappresentano una garanzia di qualità e coerenza per il lettore.
Ma l'altro ieri il titolo DOVEVANO UCCIDERLO PRIMA non mi è piaciuto. Mutuando l'opinione dell'amico FF, il titolo (su Saddam Hussein, naturalmente) risulta alquanto oltraggioso e senza dubbio gratuito. Non tornerò sul tema pena di morte a lungo, mi limito a dire che, certo, per un bastardo di quelle proporzioni la morte sembra davvero l'unica punizione plausibile (e taluni direbbero la tortuna medievale, prima della morte). Ma questi sentimenti scaturiscono dall'enfasi del momento. Il pacifista con la bandierona ammainata sul terrazzo, quello che prima lanciava pietre contro i guerrafondai berlusconiani e poi riponeva icona e armi con i guerrafondai sinistrorsi al governo, inneggerà alla pena di morte quando gli ammazzeranno brutalmente un figlio sotto il naso, soprattutto se si tratterà di SUO figlio. E' solo e sempre una questione di punti di vista, di prospettive.
Io parlo della pena di morte in questo caso: parlando di un Paese senza identità, con un milione di correnti religiose fondamentaliste a turbarlo e dominarlo, con un gerarca spietatato appena caduto, con il mondo che sembra ormai schierato pro o contro Islam... ebbene io credo che inasprire i toni sia negativo proprio per il nostro intento comune, libero, libertario, occidentale: riconciliarsi, ricostruire, cancellando gli estremi.
A questo proposito trovo sempre illuminanti le parole di Maghdi Allam, vice-direttore del Corriere della Sera e grande 'nemico in casa' dell'Islam. Egli analizza i conflitti dalla prospettiva difficile e dolorosa dell'ideologia: è questa, in politica come in religione, il Male Assoluto.

 
 
 

Business is Business  

Post n°99 pubblicato il 08 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 

Perdonatemi del silenzio prolungato.... biz is biz... Domani tornerò a tediarvi con le mie storiacce.

 
 
 

E adesso che si fa?

Post n°98 pubblicato il 06 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

In un certo senso lo stavo aspettando, questo momento. Ovvero il giorno in cui arriva la condanna per l'uomo malvagio e, sulla condanna, tocca porsi certe domande. Saddam Hussein, il vecchiaccio-bastardo-spietato-dittatore-ecc-ecc a cui le abbiamo suonate in 2dico2 guerre nel giro di una dozzina d'anni, s'è beccato la pena di morte per impiccagione. Strano? Non direi. La legge, nei Paesi musulmani, prevede questo ed altro per chi commette reati minori, tipo l'omocidio o la strage. Là ti tagliano le palle se tradisci, figurarsi per uno come lui! Ma la domanda non è: è giusto che sia impiccato? Perchè per la legge del suo Paese, quel Paese dove lui l'ha applicata per decenni, quel Paese dove ha fatto massacrare curdi e non, quel Paese che ha trasformato nel suo giocattolino preferito insabbiandolo nell'oblio mentre lui e i suoi gerarchi sguazzavano nell'oro... l'impiccagione è cosa buona e giusta e io di certo non la contesto.
Quello che io contesto è la pena di morte in senso lato: nonostante le mie posizioni possano, per taluni, solleticare storielle tipo legge del taglione, far west, cure medievali ecc (e certo, perchè uno che vuole meno Stato o niente Stato è per definizione un guerrafondaio!), ebbene io non concordo con la pena di morte. Non concordo nè che si parli di Erik Priebke, nè che si parli di Pietro Maso, nè che si parli di Saddam, nè che si parli di un sovversivo cubano. Ora, non intendo certo riscontrare con ciò il gradimento dei socialisti-collettivisti-noglobal e chi più ne ha più ne metta. Io intendo dire che la pena di morte è una cura troppo poco dolorosa per uno come Saddam, che tra l'altro penserà di ricongiungersi col suo Dio, in quel frangente. La pena di morte contribuisce alla crescita della Jihad, contribuisce all'intolleranza e al fondamentalismo, soprattutto quando di parla di mondo islamico.
Non tollero la pena di morte per le adultere e per chiunque lo meriti, secondo la legge coranica. Perchè c'è una legge superiore che indica la vita come un diritto inalienabile, al pari della libertà e della proprietà.
La mia cura? I lavori forzati. Sei vecchio? La lettura della Bibbia, la lettura delle biografie di Gandhi, di Madre Teresa e di Martin Luther King. La prigione dura. La solitudine. Ecco le vere strade da percorrere per chi commette un reato assoluto, per chi massacra un popolo o intende farlo con tutte le sue forze. Non importa se ha o meno le armi di distruzione di massa... soprattutto se quella distruzione di massa l'ha già applicata e lasciata 'agli archivi'.

 
 
 

Il Mago Mortadella colpisce ancora!

Post n°97 pubblicato il 06 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Era chiaro: l'indulto è una misura che serve per i pezzenti e non certo per i criminali veri. La realtà invece è un'altra: i pezzenti sono usciti e già rientrati (almeno per un buon 10% di essi) tant'è che le carcerci sono di nuovo affollate; il fatto che esse non siano affollatissime tipo scatolette di sardine, bè, non è una consolazione relativamente al buon esito della misura. I big delle marachelle, invece, hanno trovato ampi spazi di libertà grazie all'abominevole gesto del Governo. L'ultimo beneficiario dell'indulto è il Mago Mario Pachecho Do Nascimento, che ha ricevuto un bel bonus di anni 3 e che oggi non deve più temere nè l'estradizione nè un fugace rientro in Italia. Grazie Romano, tu sì che hai capito i veri problemi del Paese!

 
 
 

5 novembre: il dibattito

Post n°96 pubblicato il 05 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Come impone la migliore tradizione mitologica moderna, dietro ad ogni fatto storico si nasconde un complotto. Nel caso del 5 novembre, però, questo dettaglio prende i connotati della beffa: la congiura delle polveri, in sè un complotto contro Giacomo I, la sua tirannia ed il simbolo del potere nel 1605 (Westminster), sarebbe in realtà una manovra della Chiesa di Roma per ricostruire un legame tra il Regno Unito (e le sue declinazioni teologiche spontanee) e la grande V, intesa come il Vaticano. Prospettiva che conserva una sua credibilità soprattutto per coloro che hanno creduto alle baggianate de Il codice Da Vinci, per esempio: un falso storico che, alla stessa stregua dei Protocolli dei savi anziani di Sion, ha scosso, in ben altre epoche, l'umanità facendo leva su alcune ancestrali turbolenze che percorrono il cittadino moderno. Quali? Lo scetticismo nei confronti di chi promuove la solidarietà volontaria (gesto trasformato e poi soffocato dalla solidarietà di Stato) e quindi della Chiesa; l'odio nei confronti di sistemi molto gerarchici, sebbene privati o comunque indipendenti dallo Stato stesso, vedasi la Chiesa appunto, ed ancor più nei secoli scorsi; la preoccupazione dilagante nei confronti del cosidetto potere temporale, che a scuola ci hanno insegnato fosse un malvagio cancro per la lodevole vocazione naturale dello Stato.
E' ovvio che io non intenda tessere le lodi del potere temporale, della Chiesa stessa come soggetto socio-politico ed in generale dei sistemi iper-gerarchici; ma è bene sottolineare come in talune epoche questa combinazione abbia preservato il destino dei popoli, attivando meccanismi virtuosi di costruzione di una coscienza. Non ne tesserò le lodi, dunque, perchè ogni grande potere custodisce scheletri nell'armadio e, qui, basterebbe parlare di Crociate, Inquisizione e Scetticismo.
Il 5 novembre, dunque, è stato dimenticato anche grazie a questi simpatici complottisti che si sono divertiti a segnare le pagine della storia con le più assurde e raccapriccianti volgarizzazioni: un hobby, quello del contro-revisionismo (il revisionismo in sè ha numerosi elementi positivi di ricerca), che non smetterà mai di sconvolgermi.
Ma parliamo del 5 novembre come fatto storico in sè:
"Ricorda per sempre il cinque novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perchè, di questo complotto, nel tempo, il ricordo andrebbe interrotto". Così cita una filastrocca, richiamata anche dal personaggio V nel film qui più volte segnalato, che intende superare il Guy Fawkes Day come oggi viene festeggiato (si brucia un pupazzetto raffigurante Fawkes, appunto, perchè nemico della democrazia). Mai festa sarà così dannatamente falsa: Guy Fawkes tentò di sollevare il popolo contro la tirannia e, per farlo, decise di demolire un simbolo del potere. immagineL'atto libertario era finalizzato all'esatto opposto: a ricostruire, cioè, la democrazia passando per il popolo e per la difesa di quelle libertà individuali che il tiranno aveva azzerato.

 
 
 

SPECIALE 5 NOVEMBRE

Post n°95 pubblicato il 03 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

La mezzanotte del 4 novembre è un appuntamento importante. Ciascuno di voi dovrebbe dedicarsi al pensiero di un fatto storico passato troppo inosservato: la congiura delle polveri.
immagineLa notte del 5 novembre, infatti, è nota alla storia per il gesto estremo compiuto da Guy Fawkes, cattolico inglese che studiò nei minimi dettagli un attentato al Palazzo di Westminster. Correva l'anno 1605 e l'Inghilterra era comandata da uno dei più spietati monarchi della storia del Regno: Giacomo I.
la riflessione storica, molto articolata, può essere accompagnata dalla visione di un film passato, anch'esso, inosservato in relazione alla portata assoluta della pellicola: V per Vendetta, che oggi è disponibile in DVD in tutte le videoteche.
Si tratta di un film maestoso sia nella sceneggiatura sia nella realizzazione, come vuole la tradizione dei Wachosky Bros (Matrix), autori del film insieme al regista McTeigue. Il film nasce dalla striscia di fumetti di Alan Moore ed illustrati da David Lloyd, una vera e propria perla nel panorama dei comics a livello mondiale.
E' la storia di V, personaggio mascherato che si è estraniato dalla società circostante perché dilaniato da un incendio divampato in un campo di prigionia in cui fu rinchiuso dal regime. Siamo infatti in un'Inghilterra post-atomica, dove i media e la politica sono in mano ad un gerarca Orwelliano che ha tatuato nel tessuto sociale il diktat "STRENGHT THROUGH UNITY - UNITY THROUGH FAITH". L'obiettivo di V è far saltare dapprima l'Old Bailey, simbolo del diritto, e quindi Wstminster, simbolo del potere, in omaggio proprio a quel Guy Fawkes che 500 anni fa tentò nell'impresa.
Ad accompagnare l'avventura cospiratrice di V sarà una ragazza, anch'essa ai margini della legalità come la intende il regime, affascinata da questo personaggio dalla cultura enciclopedica, amante parimenti di musica classica ed esplosivi, di arte e lame.
Il film si trasforma in un inno alla libertà quanto V, grande stratega, trasforma tutti i londinesi in suoi cloni portando in piazza un esercito di Guy Fawkes.
DA VEDERE, POSSIBILMENTE PROPRIO DOMANI NOTTE.

 
 
 

PAZZA MILANO

Post n°94 pubblicato il 03 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Anche Milano ha le sue follie. Nonostante possiamo definirci un'oasi felice (perchè non governata da comunisti o aspiranti tali), il nostro Sindaco immagineha sfoderato la CAZZATA del ticket d'ingresso in città, che colpirà tutti indistintamente, cittadini e non. Smog, mica smog: intanto non è possibile ragionare in ottica euro 4 perchè non è che tutti siamo pronti a cambiare macchina in quattro-e-quattro-otto perchè le maledette scatole con quattro ruote oggi costano una fortuna. Ma cosa vuol dire questo ticket? E' un balzello degno di Prodi e di Padoa-Schioppa. Moratti, vergogna!
E poi c'è il buon Vittorio, quello delle litigate e del fascista e dei pugni e dei vaffa... che ti promette i musei gratis per tutti. Come Londra, e non come a Roma, la città del immagineSanto Walter che costa più di ogni altra capitale al mondo (9 euro in media per esposizione).
Milano è questo, ed in fin dei conti lo è da sempre. E' la Milano dell'Inter (più pazza di così!). La Milano dei Navigli che si svuotavano. Dei negozi chiusi alla domenica. Di Via Montenapoleone assalita dai Jap. Del Duomo impacchettato e delle collezioni nascoste in soffitta. Eppure amiamo Milano, speriamo solo che non si trasformi in una città qualunque.

 
 
 

Resa dei conti

Post n°93 pubblicato il 03 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Per me 1.212 euro non sono poi tanti. Ho la fortuna di non dover tirare la cinghia ad ogni fine mese e 1.212 euro in un anno (che fanno 101 euro al mese) forse mi sottrarranno un orologio in più o qualche cena con gli amici. Ma la storia, per me, finisce qua. La resa dei conti coinvolge invece il popolo, ma non un popolo qualunque (quello dei vigliacchi evasori, per esempio, ovvero gli autonomi, gli artigiani e gli imprenditori tutti), bensì il Popolo, il cardine dell'eliocentrismo comunista che al posto del sole metteva il proletario. Ma guardateli, questi signori baffuti e canuti ed immensi nella loro tragica concretezza storica. Sono loro i Maestri, eppure gli allievi hanno saputo superarli.
immagineNessun comunista al mondo sarebbe in grado di giustificare un intervento radicale, dal punto di vista fiscale, capace di penalizzare in maniera così sofisticata e spietata le famiglie. L'Italia è questo: un Paese dove il governo dei Matusa organizza due o tre tasse al giorno, poi le toglie, poi le rimette... e poi decide di attaccare le auto e poi le moto e poi le case. Ma cos'hanno in testa? Non lo sanno nemmeno loro, la cosa grave è questa. Perchè se dicessero, infatti, cosa vogliono, saremmo tutti più sereni. Proprio mio padre, l'altro giorno, ha pronunciato queste parole: "se vogliono tassare i ricchi non è più semplice mettere una supertassa sui beni di lusso, come le auto sopra i 40.000 euro o tutto l'universo di prodotti riservati alla classe maledetta?". Certo, sarebbe meglio. Ed invece, come spiegato perfettamente da Fiorella Kostoris, economista di fama mondiale, ad Italia Oggi, i 40 miliardi di euro vengono redistribuiti in maniera selvaggia ma ancora non si è capito chi ne beneficerà. Quello che è certo è che la Finanziaria, qualunque versione finale possa avere, ci costerà quei dannati 1.212 euro a famiglia. E questo è vergognoso.immagine
E questo è vergognoso perchè rappresenta in maniera lampante la strategia sociale della sinistra estrema, quella che ha fallito ovunque, quella che fa scappare migliaia di persone (Cuba) e che non si capisce come mai possa essere ancora considerata illuminata. Quella che nasconde i suoi morti, quella che uccide i suoi fratelli, quella che seppellisce la speranza.
Il sogno del Comunista non è la parità di opportunità ma la parità di obiettivi: come dice Antonio Martino, egli taglia gli alberi più alti per rendere omogenea la foresta. E questo è il gesto più immorale, più bieco, più totalitario che si possa concepire per appiattire una società.
Quei 1.212 euro impediranno a molti sognatori di fare il salto di qualità, soffocheranno la fiducia nelle istituzioni dei giovani imprenditori che si troveranno a confrontarsi con le lamentele degli impiegati. Non soffocheranno certo la ricchezza del Ricco che, per definizione, con 1.212 fa colazione.
I nostri politici sono anche questo: ignoranti, ladroni e perversi. C'è da augurarsi che i loro elettori, prima o poi, smettano di imitarli.

 
 
 

La Jihad e la contaminazione dei media  

Post n°92 pubblicato il 02 Novembre 2006 da guyfawkes_1976
 
Foto di guyfawkes_1976

Visitate il sito del Corriere. Troverete nella media gallery un filmato con i migliori attacchi militari ai mezzi NATO in Irak. Il fatto, in sè, non rappresenta una notiziona... nel senso che la macabra tentazione terroristica di collezionare trofei (che siano teste o cadaveri o pezzi di elicotteri) è argomento ormai ritrito.

Ma sfruttare il media per eccellenza, ovvero il web e la tv in generale, non per diffondere messaggi minatori quanto per esibire la purezza delle proprie gesta, bè, questo rappresenta sì un significativo segno di contaminazione del fondamentalismo da parte dei mass media. Ci sono film e libri che avevano ipotizzato scenari come questo e, alla fine, ci siamo: l'Occidente ha offerto alla guerra santa una nuova, potentissima, valvola di sfogo.

 
 
 
 

NON DIMENTICARE...

...di cominciare la giornata come se avesse uno scopo.
 

BIG ONES

28 Gennaio 1966: la Hit n°1 della settimana è Day Tripper/We Can Work It Out dei Beatles 

28 Gennaio 1979: la Hit n° 1 della settimana è Le Freak dei Chic


 

 

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