Finestra

Grazie Dott. Brown! Grazie a Lei, Leonardo!


Il 19 maggio esce nella sale "Il Codice Da Vinci", tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown.Alzi la mano chi non ha pensato, lggendo il romanzo, che fosse inevitabilmente destinato a divenire un ghiotto pasto per Hollywood?! E' così, "Il Codice Da Vinci" ha decisamente un taglio cinematografico: la suspense, la bella francesina in pericolo discendente "nientepopodimenoche" di Gesù, il super espertone dal fiuto inconfondibile e il flirt e l'atroce tarlo, croce e delizia dei non credenti, la vita di Gesù e la simbologia e il Sacro Graal.Dirò la verità! Quando l'ho letto mi ha entusiasmato molto perchè Brown colpiva nel cuore della chiesa e nel suo dogmatismo (fittizio?!), ciò che (forse?!) nasconde e ciò che (forse?!) vuol far credere e la verità storica e i vangeli. Indagando e informandomi, ho notato le molte incongruenze e le forzature del romanzo e sono giunta all'amara conclusione che fosse il risultato di una buona indagine di mercato circa le ossessioni dell'uomo moderno!E' stato un dispiacere doverlo ammettere perchè è quando si insinua il dubbio che si è costretti a far cadere le certezze ( o presunte tali) e a sollevare nuove ipotesi e nuove soluzioni, a iniziare qual meccanismo vitale che mette in moto la coscienza. Insomma, "Il Codice Da Vinci" mi era parso un'oasi felice in cui far stagnare i malsani "odori" di una rassegnazione perversa e invadente e far sussultare l'assopito spirito delle umane genti. Ergo, farsa o no, bussiness o meno, grazie a Lei Dott. Brown, ai suoi editori, al film e un saluto speciale a quel grande genio di Leonardo che ancora oggi riesce ad ottenebrare finanche i "grandi misteri catodici": perchè ha vinto Augusto De Megni il Grande Fratello???