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Garlasco, l'addio a Chiara Tracce di sangue nella doccia: potrebbero essere dell'assassino. Concluso nella notte nuovo interrogatorio fiume per il fidanzato PAVIA- Si è concluso con un lung
o applauso il funerale di Chiara Poggi a Garlasco (Pavia). Un migliaio di persone hanno assistito alla cerimonia. Nel primo banco della chiesa parrocchiale del paese, insieme ai genitori, sedevano le cugine Paola e Stefania Cappa e il fidanzato Alberto Stasi. «Non devono più succedere cose del genere» è stato l'appello del parroco don Giorgio Amiotti, in conclusione dell'omelia. Sulla bara della ragazza i parenti più stretti, la mamma, il papà, il fratello Marco e la nonna Mariuccia, hanno posato corone di rose bianche. LO SFOGO DEL FIDANZATO - «La comunità di Garlasco vuole regalare vicinanza
e preghiera alla famiglia di Chiara - ha detto don Giorgio - e vuole dire con forza che bisogna camminare per la verità e la giustizia. Non c'è misericordia senza verità. Con Gesù ciascuno di noi non può mentire». Il fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, sentito come testimone fino all'una di venerdì notte dai carabinieri, prima della funzione si è sfogato con i giornalisti per averlo indicato tra i sospettati del crimine: «Mi fatte tutti schifo», ha detto ai cronisti riuniti fuori dalla chiesa. NUOVI PARTICOLARI - Intanto il giallo si infittisce, grazie a due nuovi particolari. Il primo riguarda una telefona delle 13.27 fatta dal cellulare di Alberto al telefono di casa Poggi: secondo l'autopsia, Chiara a quell’ora sarebbe già stata uccisa, ma sembra che qualcuno abbia alzato il ricevitore per poi riagganciarlo (senza aver parlato) subito dopo. Il secondo elemento si riferisce invece al
lavoro degli uomini della Scientifica dell’Arma che avrebbero rilevato tracce ematiche nella doccia del bagno al piano terra della villetta di via Pascoli. Potrebbe averle lasciate l’assassino che avrebbe cercato di ripulirsi dopo aver colpito ripetutamente e «con ferocia» la giovane alla testa con un oggetto contundente. E dell’arma del delitto continua a non esserci traccia, malgrado sia un elemento fondamentale per l’indagine. Il giallo dunque continua, così come sono attesi nuovi rilievi del Ris di Parma nella villetta di Garlasco e si prevedono nuovi interrogatori di amici e parenti della vittima da parte dei carabinieri di Garlasco, Vigevano e Pavia. Io cmq continuo ad avere la mia idea...gli assasini sono due...e una delle cugine è sicuramente invischiata...Stefania...quella senza le stampelle....poi magari l'altro è il fidanzato...o l'altra cugina...mah...finirà cmq come Cogne...anni e anni senza arrivare a nulla!Un vostro parere?