Era il 7 ottobre dell’85, chiamò un collega di mio padre dalla Capitaneria di Porto:” l’Achille Lauro è stata sequestrata a Porto Said.”Mio padre era a bordo, tra i passeggeri.Sguardi nel vuoto, le parole sequestro, terroristi, ostaggi, uscivano dal vocabolario, prendendo forme scure, lame affilate pronte a colpire.Lui, carriera militare che adorava, era salpato pochi giorni prima, per una missione a bordo della nave da crociera, portando con se il carattere duro e inflessibile, lo sguardo con cui ci congelava, i toni aspri e le urla. Non era un padre tenero ma un dittatore intransigente, spesso un incubo da cui sarei fuggita e ora..per la prima volta provavo paura per lui e non di lui... come avrebbe reagito? cosa gli sarebbe capitato?Le notizie arrivavano confuse : la nave era nelle acque della Siria, .. ora era a Cipro, forse in Egitto.. il sequestro era opera del Fronte di liberazione della Palestina, i terroristi chiedevano la liberazione di 52 palestinesi prigionieri in Israele. E poi...un passeggero ucciso ( Leon Klinghoffer), forse americano, forse il primo di una serie, forse..“Perché non sono riuscita a farti essere diverso, perché non ho saputo aprire il tuo cuore? Perché non sei qui, perché non torni…papà….Mi manchi, mi mancano i tuoi occhi, mi manca la tua voce..io vorrei provarci a guardarti in modo diverso..” Il giorno 9 uno spiraglio, la nave si trovava a 15 miglia da Porto Said e arrivò da Tunisi Abul Assan per trattare con i terroristi. Comunicò ai sequestratori che se si fossero arresi, gli egiziani avrebbero garantito loro un salvacondotto, il commando accettò.Solo tre giorni e tre notti dalla lunghezza di un secolo, passati in uno stato angosciante e poi una telefonata: “Sono liberi, tra poco daranno la comunicazione ufficiale.” La sua voce al telefono:” Sto bene, domani sarò a casa”.Se fosse un film direi che da allora non ci furono più incomprensioni e che l’amore regnò sovrano, ma è la vita, quello fu il primo passo di un percorso di riavvicinamento, durato anni. Quando da papà diventò nonno, io trovai il padre tenero che mi mancava.
Tre giorni e tre notti
Era il 7 ottobre dell’85, chiamò un collega di mio padre dalla Capitaneria di Porto:” l’Achille Lauro è stata sequestrata a Porto Said.”Mio padre era a bordo, tra i passeggeri.Sguardi nel vuoto, le parole sequestro, terroristi, ostaggi, uscivano dal vocabolario, prendendo forme scure, lame affilate pronte a colpire.Lui, carriera militare che adorava, era salpato pochi giorni prima, per una missione a bordo della nave da crociera, portando con se il carattere duro e inflessibile, lo sguardo con cui ci congelava, i toni aspri e le urla. Non era un padre tenero ma un dittatore intransigente, spesso un incubo da cui sarei fuggita e ora..per la prima volta provavo paura per lui e non di lui... come avrebbe reagito? cosa gli sarebbe capitato?Le notizie arrivavano confuse : la nave era nelle acque della Siria, .. ora era a Cipro, forse in Egitto.. il sequestro era opera del Fronte di liberazione della Palestina, i terroristi chiedevano la liberazione di 52 palestinesi prigionieri in Israele. E poi...un passeggero ucciso ( Leon Klinghoffer), forse americano, forse il primo di una serie, forse..“Perché non sono riuscita a farti essere diverso, perché non ho saputo aprire il tuo cuore? Perché non sei qui, perché non torni…papà….Mi manchi, mi mancano i tuoi occhi, mi manca la tua voce..io vorrei provarci a guardarti in modo diverso..” Il giorno 9 uno spiraglio, la nave si trovava a 15 miglia da Porto Said e arrivò da Tunisi Abul Assan per trattare con i terroristi. Comunicò ai sequestratori che se si fossero arresi, gli egiziani avrebbero garantito loro un salvacondotto, il commando accettò.Solo tre giorni e tre notti dalla lunghezza di un secolo, passati in uno stato angosciante e poi una telefonata: “Sono liberi, tra poco daranno la comunicazione ufficiale.” La sua voce al telefono:” Sto bene, domani sarò a casa”.Se fosse un film direi che da allora non ci furono più incomprensioni e che l’amore regnò sovrano, ma è la vita, quello fu il primo passo di un percorso di riavvicinamento, durato anni. Quando da papà diventò nonno, io trovai il padre tenero che mi mancava.