Università e Ricerca

Pacchioni Severgnini


caro Severgnini, se posso inserirmi nel suo discorso con Pacchioni, finalmente ci stiamo ribellando, il partito trasversale dei baroni è in marcia (vedi http://blog.libero.it/uniproposte/). Lei dirà, era ora! ma bisogna pure capire qualche cosa della storia degli ultimi 40 anni se no è tutta una grande confusione. I concorsi sono marci è una espressione da giornalisti, io dico da 40 anni, i concorsi sono un modo sbagliato per reclutare i docenti, i raggruppamenti concorsuali devono essere aboliti. È chiaro che una cosa sbagliata prima o poi diventa marcia. Quasi tutte le scelte fatte negli ultimi anni mi hanno trovato contrario, dall'istituire il ruolo dei ricercatori invece della terza fascia della docenza, alle idoneità multiple al modo di distribuire i fondi, al modo di organizzare la vita accademica, non sono il solo ma siamo sempre stati una minoranza (da giornalista provi a capire perché). Ora mi consigli lei, avrei dovuto bruciarmi davanti al Ministero della Pubblica Istruzione come i Bonzi? Non ho questo spirito di sacrificio e quindi, visto che la mia posizione era minoritaria e che mi invitavano, pagandomi, all'estero ho vilmente sfruttato queste occasioni sperando in tempi migliori. Ora sono arrivati i barbari, chi sa, non vedo teste tagliate e città bruciate: tanti buoni propositi, qualche pizzico di demagogia, qualche buona iniziativa e tanti tagli. La teoria che i tagli portino il bene è interessante anche se i suoi fondamenti teorici sono dubbi. Quindi da giornalisti provate a capire meglio il nostro mondo. È vero che non c'è migliore notizia di una cattiva notizia ma, a forza di esagerare, i giornali diventano dei fumetti. claudio procesi accademico linceo vice presidente della international mathematical union