è un magico mondo...

sgambetti della vita


Ok è un periodaccio! Indubbiamente (nessuna paura non ho intenzione di ammannirvi lacrimevoli storie)! Ma, visto che è un periodo di introspezione e difficoltà, un dubbio mi sorge spontaneo. Passo, e (permettetemi la presunzione) mi considero, per essere una persona intelligente e sensibile. Alla fine di una storia sentimentale (si si niente sorrisini, mi ha lasciato lei - oh mondo crudele) ecco si presenta la maledizione della persona sensibile (si solo sensibile, l'intelligenza almeno per 1 po' tende ad andare in vacanza e con le fette di prosciutto sugli occhi). Intanto rimani basito (e stai male) mentre ascolti le sue ragioni, poi ti assale il senso della perdita di qualcosa ... di un qualcosa che, ti viene il dubbio, hai dato per scontato e che invece è importante, più importante, la più importante...E allora, anche se la tua razionalità ti dice che, viste le premesse, la storia è finita, il tuo sentimento ti spinge a farti delle illusioni, che sia recuperabile, e provi a parlare, a convincere l'ex che c'è lo spazio per cambiare e provare e che il rapporto è recuperabile....E in tutto questo ti chiedi se fai bene a insistere o se invece non sarebbe meglio lasciar perdere e rassegnarsi, e poi non puoi fare a meno di fare un tentativo perché per te la storia è importante, ma non sai se fai stare l'altro ancora più male (perché dopo tre anni a meno che non ci sia stato il vuoto anche l'ex partner non è che sia proprio contento) e ti chiedi che effetto potrebbe avere sul futuro, ma è proprio meglio insistere....... e soffri perché sei lacerato tra tutto questo (ed altro ancora).E così arriva il momento in cui ti chiedi se non sarebbe meglio essere un masso. Ma si, una di quelle pietre, stolide, inamovibili, tetragone a tutto e tutti. Così da passare intangibilmente attraverso le tempeste dell’animo. Una dolce sensazione di nebbioso ottundimento..... in modo che tutto scorra sopra, passando inascoltato e incompreso,ovattato,  senza lasciare traccia. Rapido, indolore e..... insulso.Ma è solo un lampo, un palpito incastrato tra due istanti. E va bene così. Perché dove c’è un inizio, prima o poi arriva la fine. Non sempre è la conclusione che ci aspettiamo (o sogniamo), ma prima o poi arriva. E’ inutile provare a evitarla, a scansarla, a chiudere gli occhi. Ci salta addosso con tutto il peso, intollerabile, di un macigno. E’ l’unica è affrontarla meglio che si può. Intanto perché non è che ci siano molte alternative (cinismo puro) ma soprattutto perché anche da questo impareremo qualcosa in più sul mondo e su noi stessi, proiettandoci verso nuove avventure con entusiasmo e maggior consapevolezza. Banale ma vero.L’importante è crederci