Creato da Lolympicka il 05/04/2012

Puntini ...

Nei giardini che nessuno sa ...

 

 

LITIGARE E DISCUTERE

Post n°31 pubblicato il 20 Dicembre 2013 da Lolympicka

 

oggi mi hai detto "dovremmo essere una fonte di piacere e di serenità l'un per l'altra, non un'altra fonte di stress"...

 

ebbé no, Caro Piccolo, NOn é cosi. Non ci sono solo per le cose belle, e questo rapporto appunto esiste perché possiamo essere chi siamo, io non voglio essere sempre la gioiosa, felice, innamorata, brava, paziente Penelopeee

No, HO il diritto di dire NO, di litigare, di discutere, di dire cio' che penso, dirti che non sono contenta, che sono delusa se io mi faccio la pausa pranzo in 15 mn per essere con te e tu torni a casa tranquillo, quasi 2 ore..

io scrivo km e tu rispondi ... poco

io chiamo (o chiamavo) e tu no ...

io sono un'altra fonte di stress ??? bene, se é cosi che mi vedi, cosi sono perché lo stress se c'é é dovuto a te, al tuo attegiamento

io non voglio una bella storia, voglio una storia vera , noterai che non dico una vera storia perché questo non posso pretenderlo e l'ho capito già

ma una storia vera significa per me che POSSIAMO , anzi DOBBIAMO gridare qdo necessario, ridere, piangere, dire le cose come sono, le belle e le meno belle, sempre.

 

Detto questo, tu sei via, é venerdi pomeriggio, presto, sei libero, liberato della fonte di stess che sono, mentre io sono qui a ripensarci, ma non riuscirai a farmi stare male.

Troppo facile, farmi sentire in colpa, mettere tutto sulle mie spalle, sei un manipulatore se si dice, e se non si dice, lo sei lo stesso. Mi piaci con i tuoi diffetti, te l'ho sempre detto, questo non significa che sei perfetto (ma chi lo é ?) e che non puoi cercare di migliorare....

Certo che é molto più piacevole per entrambi quando le cose vanno bene, ma per me, il bello del rapporto é appunto di avere anche altri momenti meno "tranquilli",, meno gioiosi, ma non voglio una storia fatta solo di bei momenti, e non dirmi che li provoco io questi momenti brutti .... ti conosco

 

Ciao

 

 

 
 
 

Fabio Volo .... ancora !!

Post n°30 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da Lolympicka

"Mi sentivo viva.
Gli appartenevo e non avevo scelta.
Mi sono svuotata e riempita di “noi” e in quel “noi” c’è la parte più vera di me.
Le sue labbra e la sua bocca erano in grado di farmi accettare tutto.
Fuori dalle sue braccia non ci sono certezze.
Avevo attraversato una porta dalla quale non era facile tornare indietro.
Mi stupiva il fatto che non mi sentissi in colpa.
Credo di non essermi sentita in colpa perché quando entravo nel suo appartamento e chiudevo la porta,tutto il resto del mondo restava fuori.
Lì entrava solo la parte di me che non aveva relazioni e legami.
Ero un’altra persona,un’altra donna.
Entravo in quell’appartamento e uscivo dalla mia vita.
Non era il mio amante,non era un amico e nemmeno un confidente.
Era il mio complice,il mio compagno di giochi segreti.
Mi chiedevo quanto sarebbe durato quel gioco e dove mi avrebbe portato.
Ogni donna dovrebbe incontrare un uomo che la prenda x mano e la guidi verso la propria intimità.
Un uomo in grado con un solo abbraccio di riconsegnarti una vita intera."

 
 
 

Donne in rinascita... (Fabio Volo)

Post n°29 pubblicato il 14 Novembre 2013 da Lolympicka

  

 

 

 

 

 

 

Più dei tramonti, più del volo di unuccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.

Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina antiuomo che ti fala morte o la malattia.

Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocandol'esistenza in un lavoro difficile,
che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderàdeciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessunoperché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuolecambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io stobene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne haibuttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi seidiventata.

Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardatogiù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tuasolitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro,sul motorino.
Così, improvvisamente.
Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'ariabuia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuodolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forsepazza?"
Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, esaltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto.
Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in millecoriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascineràsempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuovate.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.
Non ti entusiasma?
Ti avvincerà lentamente.

Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come undiesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal tagliodi capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo digridare al mondo "sono nuova",
con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto,stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grandemeraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...

 

 
 
 

La felicità ...

Post n°28 pubblicato il 13 Novembre 2013 da Lolympicka

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http://youtu.be/3PHJj4DlPBo

 

E crescendo impari che la felicità non e' quella dellegrandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatteil mondo per uscirne vittoriosi...
la felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore siatutto o niente,. ..
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e cheesplodono fuori con tuoni spettacolari...
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vinceremettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose...
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale difelicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro daicolori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesiadei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane persentire una felicità lieve.

E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccoleesplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuoveree il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo dellaprimavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di unalbero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allostomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo sidilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impariche basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggereuna poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo ele distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone cheami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio ituoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

 

 
 
 

wow ....

Post n°26 pubblicato il 11 Ottobre 2013 da Lolympicka

Lei disse: “Dimmi qualcosa di bello”
Lui rispose: “(∂ + m) ψ = 0”
L’equazione sopra è quella di Dirac ed è la più bella equazione conosciuta della fisica. Grazie a questa si descrive il fenomeno dell’entanglement quantistico, che in pratica afferma che:
“Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce.”

 
 
 
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