..da un'agenda..

URFU


      Questa mattina l’aria è secca, il sole fa  dribbling per schivare nuvole sottili, una temperatura primaverile, come dire, tutto pronto per partecipare ad uno di quegli eventi che entrerebbero di diritto tra i primi dieci come i più felici, pronto ad essere trascritto per riviverlo fino all’infinito. Io però non riesco a levarmi quel paio di occhiali che mi visualizzano scenari come dire a 3D. La coda dell’occhio trasmette pensieri che diventano immagini e malgrado corrano con una Ferrari andando lontano, non riesco proprio ad ignorarli. Ogni giorno la nebbia diventa sempre più fitta, vedo meno, vedo poco, vedo niente, vedo nero. Dicono che una soluzione è sempre disponibile, ma molte di esse probabile che si vedano soltanto attraverso il proprio istinto. Penso che dovrò bendarmi per meglio ascoltarlo così come fanno i campioni di arti marziali che inverosimilmente riescono a lottare vedendo l’obiettivo qualora fossero anche ciechi. Noto però che non tutti siamo uguali e di conseguenza ognuno dà vita a ciò che meglio gli riesce. Direte cosa ovvia, ma non sempre vengono manifestati. Dovrò bendarmi?