Dicerie dell'Untore

Del Tutto Personale (e piove ancora)...


Stamattina dovrei lavorare alla tesi, tanto per cambiare.Stamattina pioveChiudo ArcMap, chiuso la porta, e mi metto ad ascoltare la pioggia.Isolo i colleghi, professori che passano e mi concentro sulla pioggia.Rumore ipnotico, cullanteMusica, picchiettato direi, Mi Mi Mi….Laura la vedrò tra una settimana, ieri mi ha fatto star bene, mi legge dentro, facile forse, ma mi legge e mi imbarazza, mi imbarazza la sua musica, prima mi prende e poi mi da fastidio questo muovere le cose dentro, potenza della musica.Dice che ho una bella voce e vuole che canti per lei, mi insegna persino i primi passi di valzer, a me poi, ad un ciocco d’ulivo.La pioggia cade e mi ricordo, come con una madeleine proustiana, mi ricordo del treno, di quello a due piani, mi ricordo del tepore, della lettura sottovoce per non disturbare chi dormiva alle sette di mattina per rubare un po’ di sonno al solito tran tran.Mi ricordo i racconti, abbracciati, a cercare un universo a misura nostra, “il canto della neve silenziosa”, te ne ricordi? Era tutto lì, la tua tesi, il mio leggere per te, e c’era tutto, attimo perfetto, che durava sempre troppo poco, un’ora, fino a Roma.Piove ancora, non sento altro, e sì che il via vai e sempre più frenetico, telefonate, trilli, tesi, ma la pioggia mi ha preso.Ricordo la tua schiena, pioveva anche all’ora, bianca, imperfetta, come la mia.Ricordo il ti amo non per come sei, ma per come sono io accanto a te.E piove ancora, potenza della musica.