Dicerie dell'Untore

Treni


Stamattina a prendere il treno eravamo in due.Io ed una ragazza, carina, devo dire, mi colpisce il sorriso contagioso e gli occhi color scuro ma dal sapore di miele.Si siede la fila di posti dietro di me, così, per provare a me stesso di non essere un orso le faccio, “Scusami, ma tu sei di Grotte..”“Michael, abito davanti a te, nella palazzina di fronte alla tua, sono Alessandra la figlia dell’Ada”Bene, Cominciamo proprio bene.La conversazione si fa piacevole, le offro un caffé aspettando la coincidenza, si parla del più del meno, si ride.Mi parla, non so di quale corso che si tiene al Palazzaccio, ma il treno è fermo a Tiburtina, volto lo sguardo fuori e li vedo.Sono per me due sconosciuti, lui avrà 45-48 anni, lei un po’ più giovane forse 40-42, si abbracciano e si baciano.Baci, pudichi, sulle labbra, di affetto, la gioia disegnata da grandi sorrisi e gli occhi, occhi di innamorati…Alessandra si accorge che non la ascolto, si tace, guarda fuori dal finestrino ma non vede quello che vedo io.Il treno riparte, “Scusa Alessandra, dicevi?”E giù a parlare di geopolitica, geopolitica di noialtri.