Anche oggi il freddo è pungente.Abbiamo finito il corso di Sicurezza nei Cantieri, 494/96 per chi ne sa di leggi.Serenità, senso di pace, anche se pace non c’è, con tutte le cose che devo fare.Ho rivisto il mio ex cognato, quello a cui ho scopato la ragazza, è ormai un anno e mezzo che non lo rincontravo, stranamente mi saluta, cordiale, si ferma persino a parlare. Mi dice che la storia l’ha digerita da un pezzo -beato te-, mi parla di Giulia, di come è importante ricucire in qualche modo i rapporti, per lei ovviamente, per mia figlia intendo. Fosse facile. È più di un anno che non riesco nemmeno a respirare.La separazione, i veleni, gli odi, le ripicche.Strana sensazione, se avessi la macchina ti farei una foto.Click.Le compagne di corso –sì, mi piace contornarmi solo di donne- le saluto affettuosamente, nemmeno dovessimo partire chi per il Canada, chi per il Congo e chi per la Papuasia –a proposito Alex, ci sei mai stato in Papuasia? Ricoh, contro Canon, che te ne pare?- stasera sono più belle.Una mi confida che stasera andrà a ballare la Salsa col suo uomo, mentre l’altra starà a casa a guardare in tivvù lo zelig di turno.Vite parallele.Divise, separate.Mondi diversi.Penso alle persone che ogni giorno incontriamo e ai loro mondi, diversi dal nostro.A Ketty mi sono legato di più, esile e piccina, peserà sì e no i 21 grammi della sua anima.Che Carine che sono, con i loro cappelli invernali, testimonianza di quello che sono e di come prendono la vita, Giovanna viola, appariscente, spiritoso, Silvia Bianco, anonimo.Click, foto.La metro è strapiena, strabocca, odori, tanfi, puzze, fin sulle scale mobili arrivano, vite parallele dicevoMi giro indietro e li vedo, due, lei giovane, lui più grande, ha gli occhi lucidi, appoggiato ad una colonna, lei bionda un sorriso che basterebbe a ringraziare Dio della creazione, così bella e armoniosa, così felice ed innamorata.Penso seriamente che le persone innamorate siano più belle, penso così all’aspetto che avrò io, sorrido, una passante mi guarda sorpresa, ma che ne sai, ma che ne sai…Click, foto.In libreria su scaffali apparecchiati per S.Valentino vedo un libro di Hikmet, poesie d’amore, non posso fare a meno di entrare e sfoglialo a caso, leggo tutta una poesia, la Sera.Alla stazione il freddo ritorna, ma due giovani, lo sfidano, lui spinge il carrello colmo di valige, lei ci è seduta sopra , si divertono. Click foto, un po’ mossa forse.E poi mi direi felice, un attimo, un solo momento, mi siedo, mi arrotolo una sigaretta, me la gusto fino alla fine e a culo tutto il resto, stasera va bene così.
Una Bella Giornata
Anche oggi il freddo è pungente.Abbiamo finito il corso di Sicurezza nei Cantieri, 494/96 per chi ne sa di leggi.Serenità, senso di pace, anche se pace non c’è, con tutte le cose che devo fare.Ho rivisto il mio ex cognato, quello a cui ho scopato la ragazza, è ormai un anno e mezzo che non lo rincontravo, stranamente mi saluta, cordiale, si ferma persino a parlare. Mi dice che la storia l’ha digerita da un pezzo -beato te-, mi parla di Giulia, di come è importante ricucire in qualche modo i rapporti, per lei ovviamente, per mia figlia intendo. Fosse facile. È più di un anno che non riesco nemmeno a respirare.La separazione, i veleni, gli odi, le ripicche.Strana sensazione, se avessi la macchina ti farei una foto.Click.Le compagne di corso –sì, mi piace contornarmi solo di donne- le saluto affettuosamente, nemmeno dovessimo partire chi per il Canada, chi per il Congo e chi per la Papuasia –a proposito Alex, ci sei mai stato in Papuasia? Ricoh, contro Canon, che te ne pare?- stasera sono più belle.Una mi confida che stasera andrà a ballare la Salsa col suo uomo, mentre l’altra starà a casa a guardare in tivvù lo zelig di turno.Vite parallele.Divise, separate.Mondi diversi.Penso alle persone che ogni giorno incontriamo e ai loro mondi, diversi dal nostro.A Ketty mi sono legato di più, esile e piccina, peserà sì e no i 21 grammi della sua anima.Che Carine che sono, con i loro cappelli invernali, testimonianza di quello che sono e di come prendono la vita, Giovanna viola, appariscente, spiritoso, Silvia Bianco, anonimo.Click, foto.La metro è strapiena, strabocca, odori, tanfi, puzze, fin sulle scale mobili arrivano, vite parallele dicevoMi giro indietro e li vedo, due, lei giovane, lui più grande, ha gli occhi lucidi, appoggiato ad una colonna, lei bionda un sorriso che basterebbe a ringraziare Dio della creazione, così bella e armoniosa, così felice ed innamorata.Penso seriamente che le persone innamorate siano più belle, penso così all’aspetto che avrò io, sorrido, una passante mi guarda sorpresa, ma che ne sai, ma che ne sai…Click, foto.In libreria su scaffali apparecchiati per S.Valentino vedo un libro di Hikmet, poesie d’amore, non posso fare a meno di entrare e sfoglialo a caso, leggo tutta una poesia, la Sera.Alla stazione il freddo ritorna, ma due giovani, lo sfidano, lui spinge il carrello colmo di valige, lei ci è seduta sopra , si divertono. Click foto, un po’ mossa forse.E poi mi direi felice, un attimo, un solo momento, mi siedo, mi arrotolo una sigaretta, me la gusto fino alla fine e a culo tutto il resto, stasera va bene così.