THAT'S ME

AIUTO!


Aggiornamento. Siccome non vado in trasferta per lavoro domani e dopodomani, oggi mi ha scritto una mail per chiedermi se potevo prendere due giorni di ferie e andare a Livigno con lui, con rientro insieme martedì o mercoledì. Ben contenta (ma sempre incazzata) rispondo ok, devo solo controllare l'estratto conto e vedere che disponibilità ho. Mi dice che non c'è problema paga lui. Del resto me lo aveva già detto. Visto e considerato che ho avuto una tromboflebite al polpaccio e ho finito le cure a fine ottobre prendo appuntamento dal dottore per sapere se posso sciare almeno un paio di giorni. Il dottore mi chiede se so sciare bene. No, non sono una sciatrice esperta, sono poco più che una principiante. Ok ragazza, per qesta stagione gli sci rimangono in cantina. Lo scarpone stringe il polpaccio e la caviglia se fai un movimento sbagliato rischi di fare "ricaduta" anche perché non hai fatto nessuna terapia preventiva a base di flavonoidi per rafforzare la parete delle vene. Ok doc, sarà fatto, però posso andare in montagna? Ah quello sì ma non sciare.Perfetto, andrò 4 giorni in montagna e starò tutto il giorno da sola a rimuginare ancora un po' sulla nostra situazione. Non ho capito se me lo ha chiesto per tenermi buona, perchè ha subodorato che sono alquanto incazzata o se gli fa davvero piacere. Ma questo problema non me lo pongo. Non adesso. Ho ancora troppe cose da sistemare e da capire dentro di me. Non riesco a perdermi come vorrei, non riesco a staccare la mente dal corpo e a vedere la situazione da fuori, come se fossi un'estranea.Penso e ripenso rimugino e rumino macino e trito pensieri ma non arrivo a una conclusione. E sto male. Anche ieri sera sotto la doccia ho sprecato litri di acqua calda piangendo come una fontana sperando che l'acqua portasse via un po' di confusione. Nulla. Sto scrivendo pagine e pagine sul block notes del telefono, buttando giù ogni pensiero, ogni episodio, ogni dannatissima parola che mi viene a mente ma continuo a girare in tondo. Magari la soluzione è così semplice e banale, così dannatamente vicina al mio naso, ma non la riesco o non la voglio vedere. Il che è un casino ancora più grande perché quando poi ci sbatto contro e ci prendo una facciata colossale rischio di crollare di nuovo. Perché deve sempre essere tutto così complicato?