UOMO e AMBIENTE

Post N° 123


L’atmosfera è “globalizzata” e perde la memoria (la teoria del caos)Previsioni Numeriche: nuovi approcci“..il battito delle ali di una farfalla in Brasile può provocare una tromba d’aria in Texas”Edward Lorenz e il “butterfly effect”“Nella misura in cui le leggi della matematica si riferiscono alla realtà non sono certe. E nella misura in cui sono certe, non si riferiscono alla realtà” A.Einstein (Geometry and Experience)“La scienza può dimostrare solo che una teoria è sbagliata, ma non che è giusta”.          K. Popper“Oggi si può finalmente dire, semplificando un poco, che il nostro interesse si è spostato dalla sostanza alle relazioni, alla comunicazione, al tempo”.                           I. PrigogineAll’inizio degli anni ’60 il meteorologo Edward Lorenz stava studiando il problema della prevedibilità del tempo meteorologico, utilizzando un semplice modello ottenuto semplificando sensibilmente l’equazioni fondamentali di moti e processi atmosferici. Dall’analisi dell’evoluzione temporale del modello si evinse che già un semplice sistema descritto da equazioni non lineari, è sensibile alle condizioni iniziali[1] divenendo un sistema caotico. Dall’impossibilità pratica e teorica di determinare lo stato iniziale con una precisione infinita discende la sostanziale imprevedibilità del sistema al di là del breve periodo, quindi ulteriori affinamenti dei nostri modelli “deterministici” porteranno miglioramenti sulla breve scadenza ma non sulla lunga. Tali deduzioni sono confermate anche da una verifica sull’attendibilità pratica delle previsioni effettuate dall’ECMWF su 15 anni di attività (dal 1980 al 1995), è stato concluso che grazie al miglioramento della definizione delle condizioni iniziali, potenza di calcolo e metodi di parametrizzazione, si è verificato un miglioramento sensibile sui primi 5 giorni mentre è solamente minimo sulla parte finale della previsione. La situazione non ha buone prospettive se resta solo l’approccio deterministico.