UOMO e AMBIENTE

Post N° 149


Una rivoluzione culturaleNel 1612 è stato realizzato il primo termometro (ad acqua e sprovvisto di scala) per la paternità del quale avrà luogo una disputa tra Galileo Galilei e Santorio. Fu nel 1641 che gli artigiani fiorentini realizzarono un termometro ad alcool con canna e bulbo chiusi e poi nel 1646 avviarono una produzione di serie; bisognerà invece attendere il 1724 affinché il  fisico polacco Fahrenheit proponesse l’uso dell’alcool e di una scala divisa in 180 parti. Solo nel 1740 lo svedese Celsius propose una scala graduata in cento intervalli avente come punti fissi lo zero per il punto di ebollizione dell’acqua ed il cento per il punto di congelamento, fu poi il botanico Carlo Linneo a scambiare i riferimenti.Per la pressione Galileo Galilei, nonostante fosse a conoscenza di fenomeni simili a quelli che poi diverranno famosi come “l’esperienza di Torricelli”, si limitò a spiegarli  utilizzando il principio dell”horror vacui”  Nel 1643 la comprensione del peso dell’aria e quindi della presenza di una pressione atmosferica porta Evangelista Torricelli al concepimento del primo barometro, già nel giugno 1644 ha visto realizzato il primo prototipo ad acqua da Vincenzo Viviani. Fu successivamente Boyle nel 1659 a scrivere le leggi sui gas e nel 1665 a dare allo strumento che misura la pressione il nome di barometro. Nel 1702 Leibniz realizzò il primo barometro aneroide in metallo.Il primo strumento per la misura dell’umidità, a cui fu dato il nome di “mostra umidaria”, fu realizzato alla Corte di Ferdinando II nel 1650; successivamente nel 1783 lo svizzero Saussurre introdusse nella misura dell’umidità  l’uso dei capelli.Nel 1639, per studiare l’abbassamento di livello del lago Trasimeno dovuto ad un prolungato periodo di siccità, il Benedettino cassinese Benedetto Castelli realizzò il primo pluviometro dell’occidente, uno degli strumenti più semplici in assoluto (un recipiente graduato) eppure nessuno ci aveva pensato.