UOMO e AMBIENTE

Post N° 168


Un breve viaggio nella storia di questa scienza… estratto delle lezioni tenute dal prof. A. Gaspari al Master in Scienze Ambientali promosso dall’ Universita’ Europea PreistoriaGià su alcuni geroglifici rinvenuti in Scozia e databili tra il 12.000 e 6000 a.c. ci sono rappresentazioni dei fenomeni atmosferici.  Babilonesi Gli scritti più antichi, che mostrano  l’importanza attribuita alla previsione del clima, risalgono ad alcune tavolette in terracotta del XII secolo a.c. che riportano l’interpretazione e classificazione dei fenomeni da parte dei babilonesi. Una di queste dice:”Quando il Sole è circondato da un alone, sta per cadere la pioggia. Quando le nuvole oscurano il cielo sta per soffiare il vento”. I babilonesi ed i caldei credevano che i fenomeni atmosferici dipendessero solo dal moto degli astri, naturalmente tutto si svolgeva sotto gli auspici di Marduck dio padrone del cosmo. EgiziNell’Egitto erano venerate le divinità celesti che, con la periodicità delle piene e la stabilità del clima, garantivano una florida agricoltura. In particolare il Sole era la sorgente di calore, di luce, di vita e la causa prima di tutti i fenomeni meteorologici. Per gli egizi comunque l’aria era distinta dal cielo ed aveva le caratteristiche di un fluido. CinesiLe più antiche osservazioni meteorologiche regolari invece sembrano risalire ai cinesi, durante la dinastia Yin nel 1300 a.c.. Veniva osservata la copertura nuvolosa  e le caratteristiche del vento.