UOMO e AMBIENTE

Post N° 179


Nel periodo predetto si sono verificati 313 episodi, il 60 dei quali ad opera dell’ALF. Di questi 313 fatti terroristici documentati,  160 (il 51) corrispondono ad atti vandalici con conseguenze limitate; 77 (il 25) riguardano la liberazione di animali; e 43 (il 14) avevano per obiettivo persone fisiche specifiche o i loro beni. Per quanto concerne le persone giuridiche, 63 attentati (il 20) hanno danneggiato centri medici o di ricerca gestiti dalle università, 48 (il 16) negozi di commercio al minuto di pellicce e 33 (l’11) mercati, rosticcerie e macellerie. Complessivamente, 28 tipi di bersagli diversi sono stati presi di mira.  I primi atti di radicalismo animalista sono avvenuti sulla costa atlantica del Paese, ma durante gli anni ottanta l’epicentro si è spostato verso la costa pacifica. Nell’insieme 28 Stati dell’Unione su 50 hanno conosciuto violenze animaliste radicali. Il maggior numero, 143 (ossia il 46), è stato registrato in California.A prescindere dal Paese ove agiscono le aggregazioni ecologiste radicali, tanto quelle ambientaliste quanto quelle animaliste, i loro obiettivi sono strategicamente riconducibili a tre categorie fondamentali. La prima comprende i bersagli da colpire: cose o persone. La seconda riguarda i bersagli da intimidire: interessi economici o di altra natura collegati ai bersagli colpiti. La terza abbraccia i bersagli sui quali influire: i vari settori del pubblico in generale.