UOMO e AMBIENTE

Post N° 201


Dal cestino del capo Redattore de "Il Piccolo" Scusate il “personalismo” e il “localismo” ma… se la stampa locale non si degna di pubblicare comunicati e lettere che non siano a firma di esponenti delle blasonate e lautamente remunerate holding dell’ ecologismo “politicamente corretto”  (leggi Legambiente, WWF e compagni…), non abbiamo altro mezzo che sfruttare il “passaparola” e la rete e’ di grandissima utilita’.Quelle che seguono sono considerazioni espresse circa una “emergenza” ambientale relativa a Trieste. Emergenza che nasce nel momento in cui si e’ costretti a fermare due delle tre linee di alimentazione del termovalorizzatore comunale, ma che ha radici profonde… perche’ un assessore “part time” per l’ Ambiente e’ troppo poco.!“Sull’ onda emotiva dello stop al termovalorizzatore e dell’ incombere di una emergenza rifiuti, qualcuno a Trieste chiede per l’ Ambiente, un assessore comunale “a tempo pieno”… Magari! Ma sappiamo che non e’ realistico. Accontentiamoci di quello “part-time”, ma poniamogli dei punti fermi e degli obiettivi, perche’ cosi’ non si va da nessuna parte, e se quello dei rifiuti e’ solo un episodio, grave, ma  circostanziato, c’e’ molto altro di cui vorremmo parlare, senza fare demagogia e senza allarmismo, ma spinti da una profonda delusione… Partecipazione e condivisione delle scelte di politica ambientale, dialogo e confronto con le associazioni e con i portatori di interesse, erano una procedura oramai consolidata con l’ assessore Ferrara, e c’erano in programma anche quelle azioni concrete, ora e’ di moda chiamarle strutturali, che attendiamo da tempo… alcune impostate preliminarmente gia’ con gli assessori Bradaschia e Frezza, molte puntualmente individuate in “Agenda 21” di cui da anni si e’ persa traccia e persino il ricordo.Tra tanti provvedimenti attesi il “Piano del traffico”, va bene avviare la sperimentazione, purche’ non sia l’alibi per insabbiarlo! E ancora la variante al “Piano regolatore”, quello che l’ arch. Portoghesi ha predisposto in base ai desiderata del sindaco Illy e di qualche suo “previdente” assessore. Una variante invocata da tutti per porre un freno alla devastante invasivita’ di certe lobby del mattone e contestualmente una riedizione piu’ seria e credibile del “Regolamento edilizio”, quello nato asfittico dopo una gestazione di 35 anni… e che permette alla scarsa qualita’ edilizia, paesaggistica ed estetica della periferia di minacciare anche aree residenziali e centrali, una volta di pregio.Si parlava poi della seconda puntata del “Regolamento del Verde”, per completare l’ opera ferma al solo verde pubblico, del problema dei ripetitori e delle antenne, delle polveri sottili e delle emissioni inquinanti prodotte non solo dalla Ferriera e dal traffico, ma anche da impianti di riscaldamento sul cui controllo qualcosa ci sarebbe da dire. Aggiungiamo, restando in tema, lo spreco di energia per l’ inutile surriscaldamento degli edifici, in particolare di quelli pubblici, ma anche di tanti esercizi commerciali e ancora dell’ inutilita’ di illuminare fino a tarda notte monumenti e palazzi di una citta’ deserta. Aggiungiamo ancora che, in considerazione dell’ insistenza sul territorio comunale di un vasto sito di interesse nazionale, contaminato e da bonificare, si e’ formata una diffusa competenza tecnica di settore verso la quale ci si sarebbe aspettati un po’di attenzione da parte del Comune se non altro per indagare e risolvere i problemi di altre aree private o pubbliche che notoriamente sono state oggetto di pesante contaminazione, ma sulle quali, nonostante siano di specifica competenza comunale, e’ sceso il velo dell’ oblio. Tanto per citarne qualcuna il Broletto con gli idrocarburi nella falda, le antiche Fonderie di via della Tesa con metalli pesanti e idrocarburi mai caratterizzati, o la diossina nel sottosuolo dell’ ex inceneritore di via Giarizzole.Questa “nota della spesa ambientale” che - senza rancore - sottoponiamo all’ attenzione dell’ assessore Bucci potrebbe essere molto piu’ lunga, per quieto vivere ci fermiamo qui… Forse non sono tutte competenze di un assessore all’Ambiente, certo sono tutte criticita’ che un assessore all’ Ambiente dovrebbe porre in discussione con i colleghi di Giunta… puntando i piedi, se necessario, e alzando la voce!  Ma un assessore part-time puo’ avere altre priorita’ e dimenticarsi che l’ Ambiente e’ uno dei punti di forza di qualsiasi amministrazione che abbia a cuore la Qualita’ della Vita dei suoi cittadini… ma e’ anche uno dei temi su cui ci si gioca il consenso degli elettori.”(firmata)Ambiente eč Vita Il Segretario Regionale per il FVG