UOMO e AMBIENTE

Post N° 207


La crescita della popolazione è sempre un bene parte 5 Non c’ è sviluppo economico senza densità demografica Sartori cosi’ come i neomalthusiani incappano in una serie infinita di “luoghi comuni” in aperta contraddizione con la realtà dei fatti.Per esempio non è vero che la sovrappopolazione impoverisce. Al contrario non c’è sviluppo economico dove non c’è densità demograficaNel 1800 la popolazione umana era di appena un miliardo di persone ed il reddito pro capite era di 100 dollari l’anno. Nel 1900 la popolazione è cresciuta fino a due miliardi ed il reddito pro capite è salito a 500 dollari . Attualmente con 6 miliardi il reddito pro capite è di 5000 dollari e nel 2100 si prevede che sarà di 30.000 dollari. A tale proposito ha scritto Antonio Socci su il Foglio:  «Il XX secolo, quello in cui si è compiuta la vera, enorme esplosione demografica, è lo stesso secolo che ha visto – nella storia dell’umanità - la più grande crescita della ricchezza, della produttività, della salute, delle condizioni di vita e della speranza di vita e il più vasto arretramento della fame e delle malattie su tutto il pianeta (la popolazione è aumentata di quattro volte, ma il prodotto lordo mondiale è aumentato di diciassette)».Sartori ha scritto su l’Espresso che: «la tecnologia ci ha già fatto imboccare il tunnel dello sviluppo "non sostenibile". Non sostenibile nel senso che la natura non è più in grado di provvedere a se stessa, di rigenerarsi e di autoripararsi. Non è solo che noi stiamo consumando risorse finite (petrolio e carbone) che finiranno presto; è anche che stiamo pericolosamente inquinando l'aria e l'acqua e pericolosamente disturbando gli equilibri climatici».      Non  è vero che la tecnologia inquina. Al contrario, Sartori e i seguaci di Malthus mostrano di non conoscere il fenomeno della dematerializzazione.Nel 1900 a New York c’erano 120.000 cavalli che producevano più di 200 tonnellate di escrementi. In media ogni singolo abitante di New York nel 1900 produceva più rifiuti dello stesso abitante che vive nel 1990.i  Per esempio, nonostante che oggi le case siano più grandi, più fornite, più comode , il consumo di legno per costruzioni degli Stati Uniti è sceso a meno della metà di quello che era nel 1900. In parte perché gran parte del legno veniva utilizzato anche come combustibile ed in parte perché è stato sostituito da altro materiale (plastiche, alluminio, zinco, cemento ...) Un grattacielo richiede oggi il 35% meno acciaio di quanto ne fosse necessario venti anni fa. Meno acciaio significa minor uso energetico, minor emissioni Un cavo di fibre ottiche richiede circa 65 chilogrammi di silice, e può trasportare lo stesso numero di messaggi di un cavo di rame di una tonnellata. Un cd rom può contenere 90 milioni di numeri di telefono, equivalenti a 5 tonnellate di elenchi telefonici. In merito allo sviluppo tecnologico Gino Solitro ha scritto su la rivista telematica dell’Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici (I.S.S.P.E.) «Noi che abitiamo l’emisfero nord della Terra abbiamo avuto la fortuna di essere stati favoriti dalla tecnologia che - dice il prof. Sartori - "ci consente di vivere e di sopravvivere in modo innaturale" (MA ABBASTANZA BENE n.d.r.) perché dovremmo fermarla? Perché negare a quelli dell’emisfero sud igiene, sieroprofilassi, antibiotici, geriatria, diminuzione della mortalità infantile, progressi della medicina e della chirurgia, stabilità di rifornimento alimentari e di sicurezza individuale e collettiva? Per non farli vivere come noi oltre i 75 anni? Perché il numero dei nati morti superi sempre quello dei nati vivi? Il prof. Sartori che é uno scienziato, o quasi, dovrebbe essere meno egoista ed avere più fiducia nella scienza, (che ha già scoperto il genoma del riso, presto sarà la volta del grano, con possibilità nutrizionali impensabili) che avrà la capacità di rendere compatibile alle risorse disponibili l’incremento globale della popolazione mondiale nel rispetto assoluto delle norme morali e dei principi religiosi di ciascun popolo».