UOMO e AMBIENTE

furto venatorio!


Un bracconiere è stato condannato dal tribunale di Genova a quattro mesi di reclusione e duecento euro di multa per furto ai danni dello stato (con sospensione condizionale della pena). Il bracconiere era stato colto in flagrante con reti da uccellagione, fucili e volatili selvatici di cui si serviva come richiami vivi. La sentenza ha portato alla ribalta la teoria giurisprudenziale del “furto venatorio”, ancora oggi applicabile, soprattutto a carico dei bracconieri che uccidono animali protetti o in via di estinzione. Purtroppo si tratta una norma quasi dimenticata e quindi poco applicata, nonostante sia stata avanzata per la prima volta negli anni ’80 e mai abrogata. I bracconieri, infatti, possono essere condannati anche per furto ai danni dello Stato, oltre che per i reati previsti dalla normativa sulla caccia.