Creato da uomo_ambiente il 17/01/2007
L' Uomo al centro del sistema ambiente
 

per ora le marmotte alto atesine sono salve!

 

La Cina continua a violare i Diritti umani, a devastare l' Ambiente, ad applicare la pena di morte, a pianificare un genocidio culturale e ad occupare militarmente il Tibet.

La bandiera olimpica e' stata ammainata...

NON DOBBIAMO AMMAINARE LA BANDIERA DEL TIBET!

 

RINGRAZIAMO TUTTI I SOTTOSCRITTORI DELLA NOSTRA PETIZIONE

 CON LA LORO FIRMA HANNO CONTRIBUITO A SALVARE I COLIBRI' DEL PARCO TROPICALE DI MIRAMARE...

PER IL MOMENTO

 - CON UN MODESTO E PARZIALE FINANZIAMENTO MINISTERIALE -

L' EMERGENZA E' STATA SUPERATA!

Ambiente eè Vita FVG

 

L' Ambiente non e' una identita' astratta, ma una realta' palpitante e viva che l' Uomo deve amare, proteggere e fruire responsabilmente 

(Nino Sospiri) 

www.ambientevita.it

 
 

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FREE TIBET

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Anche se prosegue la distruzione... neppure i cinesi riusciranno ad abbattere le piu' alte montagne del mondo, trono degli dei tibetani, che circondano il paese. E percio' anche i futuro, i tibetani piu' devoti, attraversando gli alti passi, potranno dire: "Gli dei vinceranno".

Heinrich Harrer - Autore di "Sette anni nel Tibet"


 

Prima dell’occupazione cinese, il Tibet era, dal punto di vista ecologico, un territorio equilibrato e stabile perché la conservazione dell’ambiente era parte essenziale della vita quotidiana dei suoi abitanti. I Tibetani vivevano in armonia con la natura grazie alla loro fede nella religione buddista che asserisce l’interdipendenza di tutti gli elementi esistenti sulla terra, siano essi viventi o non viventi. Questa credenza era ulteriormente rafforzata dalla stretta osservanza di una norma che potremmo definire di "autoregolamentazione". Una norma comune a tutti i buddisti tibetani, in base alla quale l’ambiente deve essere sfruttato solo per soddisfare le proprie necessità e non per pura cupidigia. Dopo l’occupazione del Tibet, l’attitudine amichevole e armoniosa dei tibetani nei confronti della natura fu brutalmente soppiantata dalla visione consumistica e materialista dell’ideologia comunista cinese. All’invasione fecero seguito devastanti distruzioni ambientali. Le politiche economiche cinesi  causarono la deforestazione, il depauperamento dei pascoli, lo sfruttamento incontrollato delle risorse minerarie, l’estinzione della fauna selvatica, l’inquinamento da scorie nucleari, l’erosione del suolo e le frane. Oggi lo stato dell’ambiente in Tibet è altamente critico e le conseguenze di questo degrado saranno avvertite ben oltre i suoi confini.

 

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Messaggi del 02/04/2007

Post N° 326

Post n°326 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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qualcuno

ha visto le rondini?

 
 
 

Post N° 325

Post n°325 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

immagineimmagineda cosi

a cosi'

...per devozione?

 
 
 

Post N° 324

Post n°324 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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da dietro le sbarre del canile,

magari aspettando che chi l'ha abbandonata

si penta e ritorni da lei...

 
 
 

Post N° 323

Post n°323 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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AMIANTO

patologie, curiosita' e storia...

 
 
 

Post N° 322

Post n°322 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

amianto:
un assassino che lascia le tracce

Le patologie legate all’ esposizione all’ asbesto

Gran parte delle sostanze inquinanti, che dall’ ambiente penetrano nel nostro organismo, esercitano i loro effetti dannosi e poi scompaiono, senza lasciare traccia del loro passaggio.

Ma nel caso dell’ amianto non e’ cosi’: infatti esaminando il tessuto polmonare e il tessuto pleurico, anche a decenni di distanza dal momento in cui si e’ verificata l’ esposizione, si trovano segni inequivocabili del suo passaggio.

All’ esame microscopico del tessuto polmonare si possono individuare i “corpi dell’ amianto” e nel tessuto pleurico si evidenziano le “placche ialine”.

Persone che non abbiano avuto contatti con l’ amianto per ragioni professionali, presentano soltanto 1 o 2 corpi per grammo, ma se c’e’ stata esposizione intensa e continua la quantita’ di corpi per grammo puo’ raggiungere i 10 milioni!

 
 
 

Post N° 321

Post n°321 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Corpi dell’ amianto

La manipolazione dell’ amianto da luogo alla formazione di una finissima polvere composta da aghi microscopici, detti “fibre”, che penetrano nelle vie respiratorie e si depositano nei polmoni dove vengono rivestiti da una guaina discontinua.

Si formano cosi’ i “corpi dell’ amianto” di forma bastoncellare con un anima, data dalla fibra stessa, e da incrostazioni, color giallo-oro, costituite da materiale proteico e ferro e prodotte dal tessuto ospite.

E’ possibile isolare queste formazioni e calcolarne la quantita’ per grammo di tessuto, in tal modo ci si fa un’ idea abbastanza precisa della quantita’ d’ amianto cui un dato individuo e’ stato esposto.

 
 
 

Post N° 320

Post n°320 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Placca pleurica

La placca ialina, che si forma generalmente sulla pleura parietale, vale a dire sulla sottile membrana incollata sulla superficie interna delle pareti toraciche, consiste in una chiazza di ispessimento piu’ o meno estesa e talora calcificata.

L’ estensione della placca pleurica e’ proporzionale alla intensita’ dell’ esposizione all’ asbesto e puo’ andare da qualche centimetro di diametro all’ intera superficie della pleura parietale.

 
 
 

Post N° 319

Post n°319 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Asbestosi

La presenza di elevate quantita’ di amianto nei polmoni e’ causa di una malattia detta asbestosi.

La struttura del tessuto polmonare normale e’ simile a quella di una spugna: tante vescicole contenenti aria separate da sottili pareti divisorie.

Nell’ asbestosi queste pareti vanno incontro ad un progressivo ispessimento che produce una sempre piu’ marcata riduzione delle vescicole e una compromissione della funzione respiratorie.

Se l’ esposizione all’ amianto e’ molto forte si puo’ arrivare a forme di asbestosi polmonare grave nell’ arco di pochi anni.

 
 
 

Post N° 318

Post n°318 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Mesotelioma

Il mesotelioma della pleura e’ un tumore maligno che origina, come le placche ialine, in corrispondenza della parete parietale. Questa membrana si ispessisce e forma una specie di guscio che avvolge completamente il polmone.

In assenza di esposizione all’ amianto... il mesotelioma della pleura e’ un tumore molto raro.

Da studi epidemiologici risulta che in una città di un milione di abitanti, ci si puo’ attendere di osservare un caso all’ anno, nelle zone dove si e’ verificata una rilevante esposizione all’ amianto l’ incidenza diventa 100 volte piu’ elevata.

Generalmente il mesotelioma si sviluppa vari decenni dopo l’ iniziale esposizione, in alcuni  casi il tempo di incubazione raggiunge i 60 anni.

Il rischio di ammalarsi di mesotelioma pleurico e’ molto alto per persone che hanno subito una intensa esposizione all’ amianto.

Tuttavia il tumore si sviluppa anche in individui soggetti a esposizioni modeste o, come nel caso dei familiari di lavoratori esposti, occasionali e apparentemente banali quali il lavaggio di indumenti da lavoro contenenti polveri di asbesto.

 
 
 

Post N° 317

Post n°317 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Altre patologie tumorali

L’ amianto e’ causa non solo di tumori della pleura, ma anche di tumori del peritoneo, inoltre puo’ produrre tumori al polmone e quando si associa al fumo di sigaretta il rischio di carcinoma polmonare diventa molto alto.

Il possibile rapporto dell’ amianto con patologie tumorali alla laringe, al rene, allo stomaco, all’ intestino e al sistema linfatico e’ ancora allo studio.

 
 
 

Post N° 316

Post n°316 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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all' interno di un cantiere "ipobarico"

per la bonifica dell' amianto

 
 
 

Post N° 315

Post n°315 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

amiantostoria, leggenda e curiosita’

Il termine AMIANTO deriva dal greco “Amiantos” che significa

INCORRUTTIBILE  -  INESTINGUIBILE

Molti scrittori antichi lo citano (Plinio il Vecchio, Strabone, Plutarco...)

 
 
 

Post N° 314

Post n°314 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

L’ archeologia dimostra che l’ amianto era usato gia’ nella preistoria. I reperti piu’ antichi, trovati nella Finlandia meridionale, risalgono al 4.000 a. C.

Dalla regione di Savo, ricca di giacimenti di antofillite, l’ amianto veniva esportato anche in altre regioni della Finlandia.

 
 
 

Post N° 313

Post n°313 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

La civilta’ greca e romana conoscevano bene l’ uso dell’ amianto.

Il minerale veniva estratto in Arcadia e nelle isole di Eubea e Cipro.

Ad Atene la lampada sacra che alimentava il fuoco perenne nei templi dell’ Acropoli conteneva amianto.

 
 
 

Post N° 312

Post n°312 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Plinio il Vecchio, nella sua Storia Naturale, afferma che l’ amianto deriva da una pianta che cresce nel deserto dell’ India.

Secondo lo scrittore latino l’ amianto assicura protezione contro tutti gli incantesimi.

...ancora Plinio il Vecchio racconta un altro uso dell’ amianto che - avvolto attorno ai tronchi d’ albero da abbattere - ne attutiva il rumore (forse uno dei primi esempi di isolamento acustico)

 
 
 

Post N° 311

Post n°311 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Marco Polo, nel “Milione”, racconta che nella provincia di Chingitalas estraggono un minerale che appare composto di fili, come la lana. Questo materiale viene seccato, pestato nei mortai, poi viene lavato e filato per farne delle tovaglie brune che quando sono sporche vengono messe nel fuoco e diventano bianche come la neve.

 
 
 

Post N° 310

Post n°310 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

L’ applicazione industriale dell’ amianto ha inizio nel XIX secolo dopo la scoperta dei vasti giacimenti canadesi del Quebec (1877)  Il successo canadese sollecito’ lo sfruttamento dei giacimenti russi, italiani e greci.

 
 
 

Post N° 309

Post n°309 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

L’ amosite fu scoperta nel 1907 in Sud Africa (Asbestos Mine of South Africa)

L’ amianto “azzurro” (crocidolite) fu scoperta solo molto piu’ tardi ancora nella provincia sud africana del Capo.

 
 
 

Post N° 308

Post n°308 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Ad Asbestos, nella regione canadese del Quebec, sono situate alcune delle maggiori miniere di amianto del mondo. Queste miniere continuano a produrre amianto che viene esportato prevalentemente nei paesi del Terzo Mondo.

 
 
 

Post N° 307

Post n°307 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Asbest e’ una città’ situata ai piedi degli Urali a circa 50 chilometri da Ekaterinburg che deve la sua esistenza e il suo nome ai depositi di amianto (asbesto) scoperti nel 1720. Si tratta di miniere che hanno fornito e forniscono la quasi totalita’ di amianto russo.

 
 
 

Post N° 306

Post n°306 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

La miniera di Balangero (Torino) - attiva fino al 1990 -  e’ stata la piu’ importante d’ Europa

 
 
 

Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Il Burgtheater di Vienna fu inaugurato alla fine dell’ ‘800, una cronaca dell’ epoca, pubblicata su un giornale tedesco, riferisce che nella costruzione non venne fatto uso di amianto, essendo questo materiale nocivo. Resta da capire come gia’ a quel tempo potesse essere nota la pericolosita’ dell’ amianto sulla salute.

 
 
 

Post N° 304

Post n°304 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Tra il 1912 e 1l 1917 lo scrittore Franz Kafka fu proprietario, insieme con il cognato Karl Hermann, di una fabbrica a Praga. La Hermann & Co. produceva lastre stampate, imballaggi e materiali isolanti in amianto.

 
 
 

Post N° 303

Post n°303 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

La rimozione dell’ amianto ha creato problemi anche alla sede dell’ Istituto Internazionale di Ricerche sul Cancro di Lione.

 
 
 

Post N° 302

Post n°302 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Anche la sede dell’ ANPA di Roma e’ stata al centro di una vicenda sorprendente... La ditta che aveva l’ appalto per la ristrutturazione dell’ impianto di condizionamento rimuoveva l’ amianto senza adottare alcun accorgimento protettivo e senza avere ottemperato alle prescrizioni di legge...

 
 
 

Post N° 301

Post n°301 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

immagineRimozione di coperture in cemento-amianto (eternit)

 
 
 

Post N° 300

Post n°300 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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fibre di amianto

 
 
 

Post N° 299

Post n°299 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

amianto un killer silenzioso

 

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi, costituiti principalmente da biossido di silicio, che comprende

     

l’ amianto bianco (crisotilo),

l’ amianto bruno (amosite),

l’ amianto blu (crocidolite),

l’ antofillite, l’ actinolite e la tremolite.

 
 
 

Post N° 298

Post n°298 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

perche’ l’ amianto?

Per le sue proprieta’ di isolante termico ed elettrico e per la sua capacita’ di resistere al fuoco l’ amianto e’ stato nei secoli un materiale insostituibile e largamente usato.

 
 
 

Post N° 297

Post n°297 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

amianto...dove?

 

Nel mondo industriale l’ uso dell’ amianto e’ stato universale ed in particolare nell’ industria meccanica, chimica, siderurgica e nelle costruzioni navali.

Ma l’ amianto e’ stato impiegato anche nel settore tessile, nell’ industria automobilistica e nell’ edilizia

 
 
 

Post N° 296

Post n°296 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

quanto amianto?

Dal punto di vista commerciale i tipi di amianto piu’ importanti sono il crisolito, l’ amosite e la crocidolite. Il crisotilo rappresenta piu’ del 90% dell’ amianto utilizzato.

 
 
 

Post N° 295

Post n°295 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

tonnellate di amianto estratte

L’ estrazione e  uso dell’ amianto hanno assunto ritmi vertiginosi dalla fine dell’ Ottocento, ma i dati disponibili dicono:

350.000 ton. utilizzate nel 1930

1.200.000 ton. sono state impiegate nel 1950

nel 1970 si e’ saliti a 3.500.000 ton.

nel 1978 si sono superati i 5.000.000

 

 
 
 

Post N° 294

Post n°294 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

amianto fuori legge

Negli anni ‘90, con le restrizioni applicate da quasi tutti i paesi occidentali e la cessazione dell’ impiego... I quantitativi sono scesi a circa  2 milioni e mezzo di tonnellate.

Quindi l’ estrazione e l’ uso sono continuati... sia nei paesi del Nord America che in Russia e nel Terzo Mondo.

In Italia il divieto all’ uso dell’ amianto e’ stato imposto nel 1992, ma le norme non hanno messo la parola fine al problema amianto.

Anche il conferimento a discarica del materiale rimosso e’ regolamentato in modo rigido e preciso.

Purtroppo l’ elevata incidenza economica della bonifica ha portato troppo spesso a forme di elusione e di abuso.

 
 
 

Post N° 293

Post n°293 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Dove oggi ci sono arrugginiti relitti, un tempo c'era acqua. Le pozze che vedrete sono l'ultimo, disperato, ma inutile tentativo esperito  per rimediare al dramma.
Avvicinarsi a quello che la gente di Moynaq ha chiamato "cimitero delle navi", è angosciante.

http://www.siamoiblei.com/aral/foto.htm

 
 
 

Vozrozhdenia

Post n°292 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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L'Isola di Vozrozhdenia, che in russo significa "Rinascita", nasconde un potenziale bellico pericolosissimo fatto di residui della produzione di armi chimiche e batteriologiche, virus e batteri modificati, antrace ed altro...

Un tempo isolate e presidiata e' oramai e' raggiungibile via terra in quanto l' abbassarsi del livello del lago ha colelgato l' isola alla costa...

Un arsenale di guerra chimica e batteriologica alla merce' di gruppi terroristici, ma anche di randagi che possono diffondere epidemie incontrollabili. 

 
 
 

Post N° 291

Post n°291 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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IN POCHI DECENNI LA SUPERFICIE DEL LAGO SI E' RIDOTTA A MENO DELLA META' MENTRE LA SALINITA' E' AUMENTANTA AL PUNTO CHE  NON C'E' PIU' TRACCIA DI INNUMEREVOLI FORME DI VITA CHE ERANO LA RICCHEZZA AMBIENTALE ED ECONOMICA DI QUELL' AREA.

IL PIU' VICINO PORTO PESCHERECCIO E' ORA a 80 Km DALLA RIVA DEL LAGO!

MA C'E' DI PEGGIO...

 
 
 

Post N° 290

Post n°290 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

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Lago d'ARAL

ERA UN LAGO... poi deviarono il corso dei suoi immissari per alimentare il piu' grande reticolo di canali che avrebbe dovuto permttere all' URSS di produrre piu' cotone degli Stati Uniti... ora non c'e' piu' il lago e non c'e' nemmeno il cotone, solo UN DESERTO DI SALE E DI POLVERE!

 
 
 

Post N° 289

Post n°289 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

IL DISASTRO AMBIENTALE DEL LAGO D'ARAL

CRIMINI AMBIENTALI NASCOSTI

Finalmente anche Licia Colo' (Alle falde del Kilimangiaro - 1 aprile 2007) se ne e' accorta...

Dramamtiche immagini delle conseguenze della follia della pianificazione economica collettivistica.

AMBIENTE eè VITA - con un ciclo di conferenze sui Crimini Ambientali del Comunismo - aveva denunciato quel disastro gia' 5 ANNI FA'.

Sull' altra sponda per decenni solo l' assordante silenzio dei Verdi e della galassia ecologista... impossibile accusare di "criminalita' ambientale" i paradisi del socialismo reale!

 
 
 

Post N° 288

Post n°288 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Introdurre l'insegnamento dell'educazione ambientale nei programmi scolastici

La proposta di “Ambiente eè Vita”

Nel corso degli ultimi decenni la sensibilità dell’opinione pubblica verso i temi relativi alla conservazione della natura e dell’ambiente nel quale viviamo è enormemente aumentata.

Di questo interesse sono causa le mutate condizioni generali delle nostre città, del nostro territorio, dell’intero mondo, oltre che la coscienza ormai diffusa del fatto che non è possibile seguitare ad ignorare le conseguenze dei nostri comportamenti verso la natura.

 

 
 
 

Post N° 287

Post n°287 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

1.- educazione ambientale

Purtroppo all’aumento di sensibilità e di interesse per le problematiche ambientali non ha corrisposto un altrettanto significativo aumento della preparazione e della buona informazione sull’argomento, cosi oggi non è infrequente ascoltare affermazioni basate non su conoscenze corrette ed oggettive, ma su notizie ed opinioni recepite senza alcun controllo né possibilità di verifica da organi di stampa, dalla radio e dalla televisione, o dalla voce comune.

 
 
 

Post N° 286

Post n°286 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

2.- educazione ambientale

Il cittadino medio oggi non è informato – o non lo è in modo corretto – sui vari problemi dell’ambiente, sulle loro origini e sui rimedi che è possibile, o addirittura doveroso, mettere in opera. In queste condizioni, è facile che egli venga condizionato da nozioni errate o da voci a volte interessate, comunque spesso prive di seria giustificazione, miranti ad ottenere che venga assunto l’uno o l’altro atteggiamento.

 
 
 

Post N° 285

Post n°285 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

3.- educazione ambientale

Ciò sarebbe di per sé già abbastanza grave, ma occorre dire subito che è comunque l’elemento meno importante della motivazione che ha spinto a presentare la proposta di legge che segue. L’aspetto principale, infatti è quello derivante dalla necessità che ha il nostro Paese di recuperare un corretto rapporto di fruizione tra i cittadini e l'ambiente naturale.

 
 
 

Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

4.- educazione ambientale

L’Italia è stata ammirata, nei secoli, per la qualità straordinaria della sua natura: la definizione di “giardino d’Europa” conferma che tutto il mondo civile la considerava un luogo nel quale le bellezze naturali presenti venivano preservate e curate. E questo buon rapporto tra gli italiani e l’ambiente – la natura, come si diceva fino a qualche decennio fa – è durato fino ai primi decenni di questo secolo.

 
 
 

Post N° 283

Post n°283 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

5.- educazione ambientale

Una lunga tradizione, dunque: una tradizione da recuperare. Se due millenni or sono – e per secoli – furono le religioni a tutelare sotto l’usbergo della sacralità boschi e fonti, montagne e laghi, è oggi necessario che la conoscenza e l’educazione provvedano a garantire un futuro migliore del presente alle condizioni dell'ambiente nel quale viviamo.

 
 
 

Post N° 282

Post n°282 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

6.- educazione ambientale

L’obiettivo che si vuole cogliere è, in primo luogo, quello di favorire, attraverso una informazione corretta ed una sana formazione culturale, comportamenti spontanei di rispetto dell’ambiente da parte del cittadino.

 
 
 

Post N° 281

Post n°281 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

7.- educazione ambientale

Neppure la più oculata legislazione e la migliore opera di controllo, infatti, potranno mai determinare i risultati positivi che si raggiungono, invece, quando l’uomo sensibilizzato evita volontariamente di compiere gesti ed atti che arrecano nocumento all’ambiente, in quanto consapevole del fatto che l’ambiente è vita; e che danneggiarlo o distruggerlo significa anche compromettere la propria esistenza e, soprattutto, quella delle nuove generazioni. Cioè dei propri figli.

 
 
 

Post N° 280

Post n°280 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

8.- educazione ambientale

Per questo, si ritiene giusto ed opportuno introdurre nelle nostre scuole di ogni ordine e grado l’insegnamento dell’ ”educazione ambientale” vuole porre rimedio a quanto di male è stato fatto all’ambiente negli ultimi decenni.

 
 
 

Post N° 279

Post n°279 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

9.- educazione ambientale

Quello che si impara da bambini e da giovani, quando la capacità di apprendere è grande e la mente e l’animo sono aperti a nozioni e modi di essere responsabili, rimane ad informare di sé l’adulto; e l’insegnamento nelle scuole dell’ ”educazione ambientale” vuole proprio fare di ogni bambino, di ogni ragazzo che frequenta la scuola, un tutore ed un difensore dell’ambiente. In ultima analisi, garantire a sé ed ai propri concittadini, ma soprattutto ai posteri, la possibilità di vivere una vita di buona qualità.

 
 
 

Post N° 278

Post n°278 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Sentenza del Tribunale dell'Aquila.

Soppressero 9 cuccioli senza necessità.

Condannati due veterinari Asl

"Un precedente importante ottenuto grazie alla legge 189 contro il maltrattamento degli animali, ancora piu' importante perche' ad essere stati condannati come mandante ed esecutore sono stati due veterinari pubblici di cui uno dirigente Asl, area che non rappresenta una zona franca per la validita' della normativa".

E' il commento della LAV, riconosciuta parte civile nel procedimento grazie all'azione del proprio Coordinamento Regionale in collaborazione con il settore Sos maltrattamenti e l'Ufficio legale, alla odierna sentenza con la quale il Tribunale dell'Aquila ha applicato l'articolo 544 bis del Codice penale "uccisione senza necessita'", due mesi di reclusione, contro il mandante e l'esecutore dell'uccisione di nove cuccioli di cani randagi trovati da un signore nel suo giardino nell'ottobre 2004.

I veterinari avevano ammesso che per presunti motivi di "ordine pubblico" avevano proceduto alla soppressione di cani di proprieta' giustificati da un articolo della legge regionale abruzzese, del tutto superata dalla riforma del Codice penale a tutela degli animali in vigore dall'agosto del 2004 e che andrebbe comunque cambiata.

Con questa sentenza si chiarisce che le uniche motivazioni valide legalmente per la soppressione di cani o gatti sono, in maniera eutanasica, la certificata incurabilità la comprovata pericolosità.

La LAV, alla quale e' stato riconosciuto dal Tribunale un simbolico danno morale, annuncia che chiedera' al Direttore Generale della Asl di prendere i conseguenti opportuni provvedimenti oltre che di rafforzare le iniziative di prevenzione del randagismo, mentre all'Ordine dei Medici Veterinari chiederà la sospensione dei due iscritti dall'albo e quindi l'impossibilità di esercitare la professione, per la chiara violazione del Codice Deontologico della professione secondo il quale l'iscritto deve operare "alla promozione del rispetto degli animali ed al loro benessere in quanto esseri senzienti". Principio-base che i due veterinari aquilani hanno non solo ignorato ma calpestato.

fonte: Vigilanzambientale

 
 
 

Post N° 277

Post n°277 pubblicato il 02 Aprile 2007 da uomo_ambiente

Corso di formazione e aggiornamento professionale

La gestione dei RIFIUTI e la BONIFICA SITI

dopo il T.U. ambientale

MILANO

18 aprile 2007

Centro congressi FAST
P.le Morandi, 2

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

TuttoAmbiente Srl
Corso Vittorio Emanuele II, n. 253, 29100, Piacenza
Tel. 0523.315305; fax 0523.319308.
convegni@tuttoambiente.it

 

 
 
 
 
 

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