pagine del mio libro

fuggire


E' quando ti accorgi che il tuo essere come sei alle volte sembra fuori luogo, fuori tempo, sembra parlare una lingua che nessuno sa come tradurre, allora in quell'istante cresce e diventa grande la voglia di fuggire via, lontano dai tuoi pensieri che ti gridano il fastidio di essere lì tra persone che sembrano non capirti, o forse, t'accorgi di getto che fa paura il tuo essere cosi diretto, chiaro, forse sin troppo; va di moda il girare intorno, lo scansare le buche , fuggire le responsabilità. T'accorgi in fondo che sei ancora lì bambino che rimanevi stupito da quanto era duro e grave l'esser distanti dalla realtà che non t'apparteneva. Allora senti di volere andar via, in luoghi mai incontrati nella tua mente, dove forse nessuno potrà arrivare o alcuni si attaccheranno alle tue parole per cercare altri significati così da renderle inutili, perché le parole fanno paura, come l'Amore, l'Amicizia, l'Onestà, la perseveranza dei sogni, la loro vellutata e silenziosa voglia di restar vivi. Senti di andare via, accorgendoti che a molti quella voglia di sognare e di andare oltre, da fastidio come uno schiaffo in pieno volto, la cosa più facile è mentire al mondo, ma naturale rimane il fatto che mai e poi mai potrà dirsi bugie a se stessi... E allora, solo allora senti venire il suono delle onde e il ricordo della voglia immortale di essere su una spiaggia a guardare l'orizzonte che ti regala la vita...