pagine del mio libro

virtualita': tra sogno e realta'


...dita che veloci premono le lettere di una tastiera, che scrivono parole astratte, frasi che non hanno una voce, che non hanno un volto, che non hanno un profumo. Sensazioni che lentamente prendono vita mentre quelle stesse dita materializzano nello schermo pensieri che vengono letti e assimilati da chi li scruta con la vista. Occhi attenti, ansiosi di divorare quelle frasi e desiderosi di scoprire, attimo dopo attimo, chi si cela dietro quel "muro" che impedisce ai nostri sensi di saperlo. La virtualità è qualcosa che sta tra sogno e realtà, perchè nasce dall'incontro dato dalla fantasia e dalla concretezza......la vitualità è fredda, è un mondo che vive attraverso e dentro ad una scatola, che possiamo vivere solo quando l'apriamo. E dopo averla scoperchiata iniziamo ad immergerci in quell'abisso che sa di misterioso, dove non si sa bene chi ne faccia parte, dove non si sa bene che faccia abbia l'autore di quelle parole che nonostante essere di ghiaccio, in qualche modo riescono a riscaldarci e a creare magicamente un'emozione dentro di noi. La virtualità è come uno specchio; siamo un'unica persona, ma la nostra immagine autentica si sdoppia, perchè quest'ultima resta nella concretezza della realtà, mentre l'immagine nello specchio vive una vita parallela nella fantasia del sogno.....e poi accade che gli sguardi, a forza di osservarsi nello specchio, diventano complici; gli occhi della nostra figura autentica si sentono dannatamente attratti da quelli della nostra figura riflessa che fa parte di quel pianeta dove niente è certo e dove tutto è avvolto da un velo di ambiguità che suscita curiosità di scoprire ciò che non conosciamo. Lo specchio si frantuma e i due mondi si uniscono; senza più limiti! Le due immagini finalmente si incontrano e non esiste più connessione tra esse, ma solo un caldo abbraccio scambiato senza doversi più guardare tramite quello specchio