Uramaki Doll

Perfection


http://oltreuomo.com/come-scegliere-uomo-della-tua-vita(letto?...okay..)alcune considerazioni al volo:1) ... gli amici, le scarpe, i film, i dischi e i drink del sabato sera, si "scelgono". Gli amori non li decidi, ti arrivano.. (spesso in faccia come un tir ai 200).. oppure... no. E' difficile forse accettarlo (.. come immaginare che dopo la morte ci siano infiniti punti di sospensione..), ma non credo che ci sia "l'Amore" per tutti, credo però che moltissimi si accontentino di un "amore" che nella genesi del fallimento amoroso è il Capitolo I°.2) .. Okay noi ragazze siamo delle discrete polle, va detto; soprattutto nella fase della cecità tendiamo "un filino" ad iniettare in endovena pregi al partner e aspettative alla relazione davvero improbabili, ma anche i maschietti si fanno infinocchiare assai, soprattutto dalla bellezza (o tipicamente da altre cose prive di merito) facendosi asfaltare malamente da autentiche stronze da manuale, ergo le stesse regole valgono anche per loro temo. 3) ... se è vero che sul rapporto si lavora, l'incontro ahimè è una pura " botta di culo". Quindi take it easy: rilassatevi, non c'è modo di forzare gli eventi, però si può vivere nel presente e..chessò! costruirsi una personalità decente! (e - per la cronaca - costa meno quattrini di un paio di tette nuove - ma taaanta più fatica. Son soddisfazioni!) Magari smettiamola di pensare che badare emotivamente a se stesse sia patetico e volutamente non ho scritto "bastare": non bisogna imparare a fare senza, bisogna imparare a fare ANCHE senza. E a proposito di cose patetiche è molto peggio frignare in continuazione per chiedere attenzioni piuttosto che darsi due pacche sulle spalle.4) ... la singleness ha i suoi pro e i suoi contro. Tra i pro c'è quello di non metterti nelle mani della prima braga che passa e risparmiarti quindi delle brutte pestate di rastrello. (Tra i contro ci sono: le stramaledette confezioni formato famiglia che convengono solo ..alla famiglia, i cuscini gelidi d'inverno, i pasti che non ti aspettano pronti quando torni tardi nemmeno una sera per sbaglio, ehm...la mancanza delle "coccole" sublimata malissimo nella cioccolata e nell'alcool, qualcuno che ti dica che hai qualcosa incastrato tra i denti.. e qualche altra robetta..);5)... duclis in fundo:  prima di scegliere l'uomo della vita (manco fosse la scuola dell'obbligo), bisognerebbe capire se siamo noi adatte ad essere le "donne della vita" di qualcun'altro (cosa che non ci chiediamo tanto spesso occupate come siamo a pretendere/aspettare/reclamare/compiacere l'amore). Ad esempio io sento che mi mancano tutte quelle caratteristiche casalingo-borghesi indispensabili all'incastro, si insomma sono poco compiacente, poco anni 50 mi spiego? non stiro, non sono mai in casa, la mia macchina è un cesso, non tolgo i capelli dalla doccia..(cioè si, ma non quando dovrei..)..lascio calzini sparsi ovunque, (alcuni finiscono addirittura in mezzo al libri fungendo da involontari segnapagina...dai!)... le tazze sparse per la sala.. le cartine delle caramelle ovunque, il letto perenemente disfatto...il tavolo pieno di roba (inutile), la vita senza orari, casa mia potrebbe urlare "non sono un albergo!". La mia imperfezione è intollerabile a me stessa, figuriamoci per un altro. Però tutte pensano alla ricerca dell'uomo "perfetto".. Sempre tutti a pensare a cosa possono dare/fare/dire GLI ALTRI per noi. Gli altri, causa e soluzione di ogni nostro problema.. che pia illusione. Io invece mi chiedo: ma noi? Noi siamo adatte/i?