Urka che stanza !

Come cambia il vento


Un giorno di Novembre il vento si svegliò. Gaspare guardava perso l'orizzonte. Era proprio vento. Tutto si piegava e la terra tratteneva. Gli animali si accucciavano sul calore della terra, negli angoli e le finestre sbattevano. Era un bel giorno per fare vento. L'aria era da lontano. Maria sarebbe stata contenta, magari gli avrebbe gridato di tornare dentro, lui avrebbe aperto una bottiglia del suo vino e avrebbe guardato dalla finestra il mondo scivolare via e la vita aggrapparsi. Chiuse a due mandate e si avviò verso la vigna che ormai aveva l'anima di altri padroni. Con una sedia tra i filari si volse verso il mare increspato, la polvere era un turbine, le piante trascurate. Ma non era tempo di piangere per il cuore. Faceva vento, era un giorno nuovo, la vita spargeva il suo alito sulla gente infastidita e Gaspare fermo, coraggioso nell'impeto della natura, sentiva che l'amore è radice profonda, che l'amore è polvere, ovunque e sottile, che l'amore è vento forte e sprezzante che piega alla fine tutti. Respirò l'aria nuova col cuore aperto in braccio al passato. Vivo, a metà tra il vento e Maria, pronto al resto della sua vita.  (F.Pinna)