Urka che stanza !

Lennon


                                   8 dicembre 1980                          
Quella sera quando Lennon uscì di casa, Chapman era già lì, gli strinse la mano e si fece firmare un autografo proprio sulla copertina di 'Double Fantasy'. Ma la missione di Chapman non si era conclusa: l’assassino attese Lennon sotto al palazzo per circa quattro ore. E alle 22.52, vedendo il musicista rientrare insieme alla moglie, gli sparò contro cinque colpi di pistola: quattro lo colpirono alla schiena e uno lo trapassò all'altezza dell’aorta. La situazione apparì talmente grave agli agenti che arrivarono sul luogo del delitto, da caricarlo sull'auto della polizia per non aspettare l’ambulanza. Lennon fu portato al vicino Roosevelt Hospital ma fu dichiarato morto alle 23.07. Chapman fu arrestato senza opporre resistenza. E si capì abbastanza presto, nonostante i complottisti, che il suo era stato il gesto di un folle. "Mi sembrò l’unico modo per liberarmi dalla depressione cosmica che mi avvolgeva. Ero un nulla totale e il mio unico modo per diventare qualcuno era uccidere l’uomo più famoso del mondo, Lennon", spiegò in una celebre intervista. ( E domani Lennon avrebbe compiuto 80 anni)