Urka che stanza !

Castagne


Le castagne sono il frutto del castagno derivanti dai fiori femminili (solitamente due o tre) racchiusi da una cupola che poi si trasforma in riccio . Del castagno non si conoscono le esatte origini ma ritrovamenti di reperti fossili attestano che l'albero dovrebbe derivare da un ceppo originatosi nel Terziario, circa dieci milioni di anni fa e che in periodo a clima caldo si era diffuso in Asia, in Europa E nelle Americhe . Sin dall’antichità per descrivere le castagne sono state usate diverse espressioni . In Grecia Ippocrate (IV secolo a.c.) parla di “noci piatte “ e nello nello stesso periodo Senofonte la chiama “noce piatta senza fessure” mentre , Teofrasto nella Storia Delle Piante parla di “ghianda di Giove” presente in molte parti della Grecia . Le castagne erano conosciute anche nell'antica Roma. Catone il Censore nel suo trattato De Agricoltura parla di “noci nude”. Marco Terenzio Varrone nel suo manuale De re rustica menziona un frutto " castanea " venduto nei mercati frutticoli della Via Sacra a Roma e che, come l'uva, veniva offerto in dono dai giovani innamorati alle donne amate. Virgilio descrive la pianta come albero da frutto comune e ben coltivato; con le foglie si facevano materassi e il frutto, castanea, era comune e pregiato. Plinio il Vecchio considera le castagne affini alle ghiande e si chiede perché la natura abbia nascosto con tanta premura in una «cupola irta di spine» un frutto di «scarso valore» .