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PORTOGALLO: TRANSGENDER SEVIZIATA E UCCISA DA DEI BAMBINI.


(02/03/2006) Gisberta, immigrata brasiliana, transessuale, HIV positiva, con problemi di abuso di droghe, sex-worker e senzatetto, è stata trovata morta il 22 Febbraio dentro una fossa profonda 10 metri, in un edificio in costruzione ad Oporto, la seconda più importante città in Portogallo. Un gruppo di 14 ragazzi fra i 10 ed i 16 anni ha confessato il crimine. La maggior parte di questi ragazzi proviene da un istituto di protezione dell'Infanzia vicino alla Chiesa Cattolica, finanziato dallo Stato. Attraverso le confessioni, sono emersi ulteriori dettagli sul barbaro atto. La vittima aveva una condizione di salute generale molto fragile ed era frequentemente disturbata da questi ragazzi, con insulti e persecuzioni. Il 19 febbraio, il branco è entrato nell'area di una costruzione abbandonata dove Gisberta viveva, l'ha legata, picchiata ed assaltata fisicamente con estrema violenza, con calci e colpi inferti con bastoni e pietre. Il gruppo ha anche confessato di avere introdotto dei bastoni nell'ano di Gisberta, procurandole gravi ferite e bruciature di sigarette. I giorni 20 e 21, i ragazzi sono tornati sulla scena ripetendo le aggressioni. Dall'alba del 21 fino al 22 l’ultimo supplizio e poi il branco ha trascinato il corpo martoriato di Gisberta dentro la buca nel tentativo di nascondere il crimine. L'autopsia ha rivelato in seguito che Gisberta era ancora viva in quel momento. Fino a che non è stata raggiunta e poi sommersa dall'acqua stagnante nel fondo della buca. Secondo l'autopsia infatti Gisberta è morta poi per annegamento.