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Post n°44 pubblicato il 20 Novembre 2005 da gcatenacci
E' una fredda domenica mattina stile autunnale ed è da giovedi mattina che il presidentissimo Bonazzoli mi ha chiesto di presenziare alla partita dei ragazzi del San Martino che faranno visita alla prima della classe (l'Urania) in un momento veramente difficile sia per infortuni che per gestione interna dello spogliatoio. Giovedi sera arrivo all'allenamento alle 20,30 e guardo i presenti che stanno facendo una partitella e conto i giocatori notando con piacere che il Vitto dalla porta indica movimenti e posizioni da tenere ma il mio obiettivo era un altro ovvero giocare e far capire che l'allenamento deve essere un momento di piacere e non una fatica insopportabile ed ecco l'opportunità perchè Daniel si ferma causa una botta al piede (mah ... sempre rotto o un po' mezza sega ?) ed entro subito ma capisco che le cose sono molto diverse rispetto all'anno scorso perchè lo sbaglio del compagno non trova nessuno che lo rincuori ed anzi si notano gesti di insofferenza tra compagni .... ma che cazzo di squadra è questa ? Cellulare alla mano convinco il Mino a fare presenza poi chiedo a Ciano e Lodi di venire a giocare e sento il Rosso che nega la sua presenza in panchina ma garantisce il suo apporto sugli spalti e il primo pensiero che faccio è che basta poco per creare uno spogliatoio con un obiettivo comune e fiducioso penso che domenica sarà importante fare risultato perchè si rischia di far saltare per aria tutto ciò che si è costruito in 11 anni di calcio amatoriale. Domenica ore 8 mi alzo e ho già tutto molto chiaro ma non sicuro delle presenze chiamo Claudio che da Brescia risponde presente e chiamo poi Bodini e il futuro babbo Vezzo che rispondono OK. Sulla gara e sull'andamento della partita non ho nulla da dire perchè siamo tutti grandi e tutti siamo in grado di dare un giudizio obiettivo ma quando tutti ci mettono impegno e dedizione bisogna solo dire grazie e quindi oggi mi sento di ringraziare in modo particolare il capitano Gobbetti ed il capitano Lodigiani Luca perchè hanno lanciato un messaggio stupendo giocando entrambi una gara di umiltà e di sacrificio sopportando anche il dolore fisico degli acciacchi non ancora smaltiti non dimenticando tutti gli altri ragazzi e lanciando un messaggio che va colto e tenuto stretto :
IL VECCHIO MISTER |
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