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RuvidoAppena il 19/07/06 alle 07:24 via WEB
Forse bisogna lasciare che le cose della vita vadano come devono.Per chi ci crede si chiami volontà di dio, per chi, come me, non ci crede, si chiami legge di natura, che troppo spesso vorremmo sovvertire o almeno piegare al nostro desiderio. Non è antietico affittare un utero, ma forse è poco saggio fare dell'essere genitori il solo senso intestardito del vivere. Su tutt'altro piano, e mi rendo conto che il paragone è rischioso, è come volere a tutti i costi una cosa quando non si hanno evidentemente i requisiti, e allora il proprio codice morale si stinge nell'ottuso perseguimento di questo obiettivo impossibile. Evangelicamente parlando, credo molto nell'inventario dei propri talenti: la vita mi ha dato questo, con questa dotazione di partenza ho a che fare, quello che combinerò dipende dall'uso dei talenti che ho in tasca. Inutile arrabbiarsi per quelli che ci mancano. Siamo quello che abbiamo potuto e saputo essere: questa credo sia la misura più alta e morale del vivere, accettare il senso del proprio "limite", in senso ampio.
Detto questo, è sempre meglio che ci sia la libertà di scegliere, che una legge o anche un senso comune ostacolante dei diritti della persona. Decisioni come questa si maturano nell'anima, non nei tribunali e nemmeno nelle chiese.
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