In questa nuova fase di avvicinamento della Turchia all’Europa, crediamo di grande rilevanza che per il Newroz, che celebra simbolicamente la pace e la libertà, la partecipazione dei popoli europei possa essere quest’anno ancora più significativa. L’occasione del Newroz può essere per i cittadini europei un modo di conoscere il Kurdistan ed osservare quel che veramente vi accade, incontrando la popolazione e le rappresentanze della società civile.
Il Newroz è per i kurdi una festa popolare, storicamente celebrativa dell'avvento della primavera, ma anche fortemente simbolica, non dimentichiamone il fuoco e il fabbro Kawa, i suoi elementi distintivi, che richiamano appunto alla liberazione dal tiranno. Negli ultimi anni del Novecento ogni Newroz significava incidenti, vittime e repressioni. Da quando il popolo kurdo e i suoi rappresentanti stanno impegnandosi a creare un’atmosfera di pace e convivenza, allargando le possibilità di discussione politica e sociale, l’invito alla partecipazione internazionale è anche testimonianza della loro volontà di pace e di convivenza con gli altri popoli.
Ogni anno si organizzano delegazioni di osservatori internazionali per il Newroz in vari paesi europei (Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Paesi scandinavi). Non volendo che vi siano gravi ritorni al passato, che potrebbero avere pesanti ripercussioni sul processo di avvicinamento della Turchia all’UE e quindi alla speranza del popolo kurdo di avviare quel percorso di pacificazione e democratizzazione di cui tutti hanno bisogno, riteniamo che la presenza degli osservatori internazionali resti cruciale. Proprio per tutte queste ragioni le delegazioni, fra queste anche quella italiana, si caratterizzano sempre anche dalla presenza di parlamentari, rappresentanti di enti locali, oltre che di esponenti della società civile e singoli cittadini.
Quest’anno portando al Newroz numerose delegazioni dall’estero, i kurdi e le kurde, che si preparano a festeggiare il Newroz, potranno apprezzare la presenza anche dell'Europa. Contribuendo a far comprendere anche ai più diffidenti che l’Europa è un crogiolo di culture e di popoli e che con la sua adesione anche la Turchia, con il suo mosaico di culture e popoli, potrà ricucirsi il suo giusto posto. E costruire insieme un’Europa dei diritti e dei valori per i popoli.
È previsto che la delegazione italiana partirà da Roma e da Milano. La missione è prevista dal 18 al 25 marzo 2005.
Prevedendo di garantire la presenza di osservatori nelle seguenti città del Kurdistan:
Bingol, Dersim, Diyarbakir, Hakkari (Yuksekova), Mardin (Kiziltepe, Nusaybin, Surgucu), Sirnak, Siirt, Urfa (Suruc, Viransehir), Van (Dogubeyazit). Indichiamo sotto un’ipotesi di programma che si intende suscettibile di variazioni per quanto riguarda i contenuti.
Programma (salvo variazioni):
18 marzo Partenza Roma - Milano / Istanbul / Diyarbakir
19 marzo Spostamenti verso le città sedi dei festeggiamenti
20 marzo Preparazione al Newroz
21 marzo Newroz
22 - 23 marzo Incontri con gruppi locali della società civile, sindacati, municipalità
24 marzo Ritorno a Diyarbakir /Istanbul
25 marzo Istanbul / Roma-Milano
Per partecipare alla missione italiana degli osservatori si deve compilare la scheda di partecipazione da inviare per mail a Restiamo a vostra disposizione, per qualsiasi ulteriore informazione, ai seguenti recapiti:
Tel: 06636892,
Cell. 3290192619, Cell. 3203465911
Fax: 0639380273
Email:
Tutte l’informazioni dei anni passati troverete su sito www.uikionlus.com sezione Kurdi e Kurdistan – Cultura.
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 02:33
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il 25/03/2009 alle 02:33
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 23:04
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 21:50
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 21:41