Utopia 2007

Ultimi aggiornamenti dal Newroz


Oggi durante il trasferimento verso Diarbakir la nostra guida Aladdin, che ieri e' stato il protagonista del newroz a Nusaybin, ci ha raccontato qualche dettaglio in piu' sugli avvenimenti del giorno prima. Da qualche tempo sono in atto delle proteste, soprattutto giovanili, contro la guerra di invasione nel nord iraq e a sostegno di Ocalan. Ieri pomeriggio dopo i festeggiamenti avrebbe dovuto svolgersi un altra manifestazione. Per impedire che la maggior parte dei 50000 (cifra dichiarata dalla polizia) partecipanti confluisse nel corteo e per dare una dimostrazione di forza la polizia ha caricato con gas lacrimogeni ed urticanti la folla festante. Le prime cifre di questi disordini sono di 8 feriti di cui due gravi: il bimbo ferito da una pallottola e' stato operato a Mardin ma il tentativo di estrazione del proiettile non e' riuscito. 10 sono stati gli arrestati fino ad ora ma la cifra e' in evoluzione e l' IHD (organizzazione per i Diritti Umani) sta facendo una sua indagine indipendente nella citta' e nei villaggi vicini per sapere l'esatto numero dei fermati, la loro identita' e gli eventuali soprusi subiti. IHD fara' al piu' presto un report sulle violazioni dei DU durante il newroz che pubblicheremo su questo blog. Questo uso sproporzionato della forza nei confronti di civili inermi causa una radicalizzazione del conflitto e un ritorno a credere nella violenza come unica soluzione possibile soprattutto fra i piu' giovani. Abbiamo anche altre notizie: ad Urfa vi sono stati pesantissimi scontri fra giovani manifestanti e la polizia; a Van il newroz e stato posticipato ad oggi a seguito di pesantissimi scontri con numerosi feriti e contusi (fra cui alcuni partecipanti alla delegazione italiana); incoraggiante il dato della partecipazione al newroz di Diarbakir in cui la polizia attesta la presenza di 600000 persone. Tutto quello che e' accaduto deve farci riflettere sul fatto che il silenzio e' sempre complice della violenza e delle violazioni dei diritti umani. Di Kurdistan bisogna parlarne piu' spesso e con piu' partecipazione. biji biji kurdistan!!