DENTRO E FUORI

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  Questa avidità è proprio carnale.Non ha nulla a che fare col sesso. Col sesso vero.E' perversione. Erotismo. E tu ne sai qualcosa.E' la somma di tutti i nostri puntini.Di un tentato suicidio durato una vita.E non è ancora finita.Dovresti venire a scostarmi i capelli dal viso.Dirmi che si son allungati fin troppo.Dovresti prendermi per mano e mostrarmi l'erba che secca.Che sa ricrescere ad ogni primavera.Nonostante tutto. Sa aspettare la pioggia.E non le importa di soffrire.Neanche a quella montagna sopra la tua finestra.Lei è là. Sa di esserlo. Anche quando muore.Sa di tornare nel posto da dove è venuta.Ti guarda quando passi da lì. E ride di te.E di me.Forse si commuove anche.Tutti gli alberi di quel sentiero lo fanno quando hai perso la strada.E non sai più dov'è casa.E non sai più conciliare la x con la y.Nessuno può.Esteta e filisteo.Santo ed assassino.Un ammasso di ossa tenute insieme.E infinite emozioni.Pezzi rari da collezione.I mantelli riposano finchè un giorno non è l'ora di togliere la polvere.E quel giorno arriva per fortuna.Mi muoverò da quella stasi che mi tiene inchiodata all'abitudine.Per i nostri destini incrociati.La mia prima risposta non sarà più NO.Domani. Domani. Domani.Forse sarebbe meglio non svegliarsi neanche.Non svegliarmi.Ciò che conta non è ancora e solo adesso.