rivendichiamoci

il cavaliere più forte che mai


Jenko torna a scrivervi questa notte, ad un orario alquanto insolito. Jenko non si è mai dimenticato di guardare quello che ci succede intorno e approfitta di un momento di notturno relax per tornare più tagliente ke mai a proporre le sue (per fortuna) sempre condivise convinzioni. La notte trascorre tranquilla in questo bell'appartamento, ospiti del buon Pierge ed in compagnia di due assonnati cronici. Tra una russata più forte ed un sussulto del volume alquanto flebile del televisore, penso al futuro imminente, mio, vostro, nostro. Mio Dio mi viene da pensare. Meno di un mese e sapremo che destino ci tocca. E stranamente, da buon comunista, penso che almeno per una volta sarebbe meglio se il "portatore nano di Democrazia" vincesse e ci continuasse a vendere il fumo per altri cinque anni. Si perchè, parlando seriamente, come si può pensare  di mettersi nelle mani in quel triste omuncolo di Prodi? Fa tenerezza solo a sentirlo parlare, con quella sua fronte aggrottata, le sopracciglia inarcate, le gote belle in salute e quelle spallucce protese verso l'interno quasi ad indicare asservimento ed assoggettamento. Va bene il ruolo di primo ministro, ma se questo riguardasse i semplici rapporti interni. Ma vi immaginate Prodi a colloquio con i grandi della Terra? Ma dai, siamo realisti. Accontentiamoci della merda meno fredda, accontentiamoci del cavaliere di Arcore, teniamocelo stretto altri cinque anni. E speriamo che qualcosa di buono la faccia. E se proprio non dovesse fare niente neanche nei prossimi cinque anni... Beh... Rivoluzione. Hasta la victoria siempre!