La laurea? allunga la vita!
2 settembre 2008
MILANO - Una laureato di 35 anni può contare su 7,6 anni di vita in più
di un coetaneo con il solo diploma di scuola media o elementare, che ha
davanti a sé solo 41,8 anni. Un 65enne istruito ha un'aspettativa di
vivere altri 21,6 anni, quello senza laurea o diploma soltanto 16,1: un
quarto di vita in meno. E' la conclusione alla quale è giunta una ricerca condotta da Carlo Maccheroni, demografo dell'
Università di Torino e componente del Centro di ricerca sulle dinamiche sociali dell'
Università Bocconi
di Milano. L'indagine, basata sui dati del censimento del 2001, aveva
come obiettivo quello di fotografare l'aspettativa di vita in relazione
al grado di istruzione, inteso come indicatore per individuare la
classe sociale. "Sui grandi numeri - spiega infatti Carlo
Masseroli - classe e livello d'istruzione si sovrappongono molto più
che classe e occupazione". Il risultato è che in Italia chi ha un
titolo di studio basso, licenza elementare o media, vive meno di chi ha
il diploma o la laurea. In media da 7,6 a 5,5 anni se uomo, e da 6,5 a
5,3 se donna. "Le differenze di mortalità - continua Carlo Maccheroni -
sottintendono differenze di salute e di condizioni di vita. Chi ha un
grado di istruzione più elevato ha anche più facilità e conoscenze sui
comportamenti da adottare perá uno stile di vita salutare e un più
informato accesso alla medicina". Ma dalla ricerca emergono
anche alcune pecche alla gestione del welfare. "Un sistema che basa il
calcolo della pensione su dati medi di aspettativa di vita uguali per
tutti, come è la riforma Dini, rischia di creare sperequazioni nel
trattamento - spiega Maccheroni - . Inoltre le statistiche ci dicono
che la vita media è in aumento, ma per gli strati sociali più bassi lo
è molto meno".
Che strano, e io che quando studiavo e preparavo esami perdevo 50 anni della mia vita per ogni appello o test!! Questa proprio non l'avrei mai pensata...