Il mondo di Valendì

ORAZIO TORNA.......SFOGO "POLITICO"


Non solo da figlia di un politico, ma da cittadina, provo vergogna e rabbia nel vedere che la mia città sia ferma nelle classifiche e non abbia possibilità di crescita, a causa di gente che utilizza i proiettili e ogni forma di violenza per dirigere una linea di governo e per bloccare qualsiasi forma di cambiamento. Ricordo con nostalgia la vittoria del centro-sinistra che provocò gran fiducia, dopo tanti anni di politica malsana e dittatoriale. L’apertura, non solo simbolica, delle porte di Palazzo di Città dimostrò la voglia di comunicare con la gente, di scendere in campo, per ascoltare i veri problemi che affliggevano il nostro capoluogo, senza illudere o promettere posti di lavoro inesistenti. La difficile situazione occupazionale e l’emergenza abitativa ci sono sempre state. Il comune di Foggia è visto come “l’ufficio di collocamento” in cui ogni persona esige un posto di lavoro perchè ha seguito questo o quel politico durante la campagna elettorale. Il clientelismo e i volta gabbana sono il male della nuova amministrazione. Pensate che un consigliere comunale ha cambiato tre partiti:Partito Liberale,Alleanza Nazionale e Margherita e oggi,a causa delle dimissioni del sindaco,si permette di dire: “Per il bene di tutti è meglio tornare a votare”. Certo,almeno in caso di nuove elezioni lui si candiderà con qualche altro partito di destra, per sperare di nuovo in un incarico o di favori per i parenti. Mi rendo conto solo oggi che i consiglieri comunali non sono persone in grado di garantire una forte coalizione di centro sinistra che avrebbe dovuto prendere in mano le redini della città per i 5anni di mandato. La mancata coesione, le linee di pensiero sempre diverse anche all’interno degli stessi partiti e le menti rivolte alle poltrone da occupare, hanno indotto il Sindaco a dimettersi. Il motivo?Alcuni esponenti di maggioranza, disertando la seduta del consiglio comunale dopo l’ennesima verifica, hanno impedito che si raggiungesse un numero sufficiente per affrontare una seduta di consiglio comunale. Il paradosso avvenne subito dopo il rimpasto, che provocò l’uscita della Di Cesare, con il conseguente formarsi di comitati e associazioni interessate personalmente che rivendicavano l’ex Assessore alle Politiche Sociali. I famigerati “ridateci il voto”,guidati da Annamaria Novelli, hanno vivacizzato la politica foggiana con manifesti coloriti contro l’Amministrazione della loro stessa parte politica ,solo per avere un posto da assessore senza avere rappresentanti in consiglio. Foggia è una città difficile. Con tanta delusione e speranza dico: “Orazio torna, altrimenti chi ha scelto di rimanere sarà costretto a fuggire dalla propria terra e a sostenere: Io fuggo da Foggia per questa  politica foggiana”.