Primo maggio"Per fare storia volgete risolutamente la schiena al passato e, innanzi tutto, vivete. Mescolatevi alla vita. Alla vita intellettuale, senza dubbio, in tutta la sua varietà. Storici, siate geografi. Siate anche giuristi. E sociologi. E psicologi. [...] Ma vivete anche una vita pratica. Non accontentatevi di osservare oziosamente dalla riva quel che avviene sul mare in tempesta. [...] Rimboccatevi le maniche [...] e aiutate i marinai nella manovra. È tutto? No. È addirittura niente, se dovete continuare a separare la vostra azione dal vostro pensiero, la vostra vita di storici dalla vostra vita di uomini. Fra azione e pensiero non c'è separazione. Non ci sono barriere. Bisogna che la storia non vi appaia più come una necropoli addormentata, dove soltanto ombre passano, prive d'ogni sostanza. Bisogna che penetriate nel vecchio palazzo silenzioso in cui dorme, animati dalla lotta sostenuta, ricoperti dalla polvere del combattimento, del sangue coagulato del mostro che avete vinto, e spalancando le finestre, richiamando la luce e il rumore, risvegliate con la vostra vita giovane e bollente la gelida vita della principessa addormentata... "