(Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistite, è DAVVERO puramente casuale) Tanto tempo fa, bhe non proprio tanto…10 anni fa, forse 15 o magari 20, viveva in un piccolo borgo del novarese, o forse era il milanese…vabbè….un po’ di tempo fa c’era da qualche parte una giovane pulzella che come molte eroine delle fiabe non aveva nome…cioè il nome ce lo aveva pure ma nessuno se lo ricordava più perché tutti la chiamavano Valerientola.Valerientola viveva insieme alla sua famiglia in un grazioso villino appena fuori paese e aveva un solo sogno: incontrare il grande amore e vivere per sempre felice e contenta.Ma i suoi genitori, ahimè, non le permettevano mai di uscire e lei si chiedeva disperata come avrebbe mai potuto incontrare il suo principe .Un giorno però, con l’aiuto di sua cugina Daisyspina, così chiamata perché era bella come un fiore ma pungente come una spina, riuscì a gabbare i suoi. Prese il suo pigiama e il suo spazzolino da denti e si recò a casa di DaisySpina dicendo ai genitori che era stata invitata a un pigiama party.Solo che il pigiama party in realtà era una festa in discoteca alla quale nessuna delle due era stata invitata…Nessun problema riuscire a imbucarsi per DaisySpina e in men che non si dica le due fanciulle si trovarono attorniate da una folla in delirio che ballava beveva e fumava contemporaneamente.Valerientola era un po’ disorientata da tante novità, ma la sua confusione si dissolse nel momento stesso in cui i suoi occhi incrociarono quelli di un tenebroso sconosciuto che stava sorseggiando tequila mollemente appoggiato al bancone del bar….(mi sorge un dubbio…ma la tequila si sorseggia o si tracanna?)Vabbè …torniamo a Valerientola….il suo cuore prese a martellarle nel petto, bum bum bum , proprio come se la tequila (bum bum) l’avesse bevuta lei invece della sua innocua spremuta di aranceDall’altra parte della pista il macho la osservava e anche il suo cuore sembrava impazzito…sprem, sprem sprem…(scusate ma se il cuore di lei si adatta alla tequila, il cuore di lui si può ben adattare alla spremuta)Comunque….i due si avvicinarono lentamente, Valerientola era sempre più agitata, ancora pochi metri li dividevano…pochi metri e le decine di persone accalcate nel mezzo….Finalmente si ritrovarono una di fronte all’altro, lui le prese una mano e insieme iniziarono a volteggiare….bhe non proprio a volteggiare visto che avevano a disposizione 30 cmq di spazio…I due ballarono e ballarono per ore e ore; a un tratto un grido si levò al di sopra del frastuono “VALERIENTOLAAAAA” era DaisySpina che da sopra il cubo dove stava ballando la chiamava ripetutamente.Valerientola si riscosse e si staccò dalle braccia del giovine, lo guardò smarrita “oh, devo andare”“no” disse lui “si”disse lei e scappò via come una furia infilandosi fra i dancers .Come vuole la tradizione, nella corsa la fanciulla perse una scarpetta e come vuole la tradizione fu lui a raccoglierla. Ma la tradizione finisce lì, perché l’uso che poi fu fatto di quella scarpetta esula un po’ dal trito e ritrito standard fiabesco e dunque…. ….lui raccolse la scarpetta , la osservò, se la rigirò un po’ tra le mani, poi la sollevò, prese la mira e…PEM…..colpita la Valerientola….Lei cadde al suolo, di nuovo stupita dalla novità della situazione: fece per rialzarsi e fuggire ma lui era già lì pronto “Eh no, carina….non mi scappi! Ora ti accompagno a casa e domani vengo a parlare con i tuoi”Valerientola, piangeva dalla gioia (e anche un po’ dal dolore). Aveva trovato il suo principe.Dopo pochi mesi si sposarono e allora iniziò davvero per lei la fiaba….nel senso che iniziò a spaccarsi il culo come Cenerentola pulendo e lavando e stirando e cucinando ..Ma i due si amavano davvero e allora andava bene così…..
VALERIENTOLA
(Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistite, è DAVVERO puramente casuale) Tanto tempo fa, bhe non proprio tanto…10 anni fa, forse 15 o magari 20, viveva in un piccolo borgo del novarese, o forse era il milanese…vabbè….un po’ di tempo fa c’era da qualche parte una giovane pulzella che come molte eroine delle fiabe non aveva nome…cioè il nome ce lo aveva pure ma nessuno se lo ricordava più perché tutti la chiamavano Valerientola.Valerientola viveva insieme alla sua famiglia in un grazioso villino appena fuori paese e aveva un solo sogno: incontrare il grande amore e vivere per sempre felice e contenta.Ma i suoi genitori, ahimè, non le permettevano mai di uscire e lei si chiedeva disperata come avrebbe mai potuto incontrare il suo principe .Un giorno però, con l’aiuto di sua cugina Daisyspina, così chiamata perché era bella come un fiore ma pungente come una spina, riuscì a gabbare i suoi. Prese il suo pigiama e il suo spazzolino da denti e si recò a casa di DaisySpina dicendo ai genitori che era stata invitata a un pigiama party.Solo che il pigiama party in realtà era una festa in discoteca alla quale nessuna delle due era stata invitata…Nessun problema riuscire a imbucarsi per DaisySpina e in men che non si dica le due fanciulle si trovarono attorniate da una folla in delirio che ballava beveva e fumava contemporaneamente.Valerientola era un po’ disorientata da tante novità, ma la sua confusione si dissolse nel momento stesso in cui i suoi occhi incrociarono quelli di un tenebroso sconosciuto che stava sorseggiando tequila mollemente appoggiato al bancone del bar….(mi sorge un dubbio…ma la tequila si sorseggia o si tracanna?)Vabbè …torniamo a Valerientola….il suo cuore prese a martellarle nel petto, bum bum bum , proprio come se la tequila (bum bum) l’avesse bevuta lei invece della sua innocua spremuta di aranceDall’altra parte della pista il macho la osservava e anche il suo cuore sembrava impazzito…sprem, sprem sprem…(scusate ma se il cuore di lei si adatta alla tequila, il cuore di lui si può ben adattare alla spremuta)Comunque….i due si avvicinarono lentamente, Valerientola era sempre più agitata, ancora pochi metri li dividevano…pochi metri e le decine di persone accalcate nel mezzo….Finalmente si ritrovarono una di fronte all’altro, lui le prese una mano e insieme iniziarono a volteggiare….bhe non proprio a volteggiare visto che avevano a disposizione 30 cmq di spazio…I due ballarono e ballarono per ore e ore; a un tratto un grido si levò al di sopra del frastuono “VALERIENTOLAAAAA” era DaisySpina che da sopra il cubo dove stava ballando la chiamava ripetutamente.Valerientola si riscosse e si staccò dalle braccia del giovine, lo guardò smarrita “oh, devo andare”“no” disse lui “si”disse lei e scappò via come una furia infilandosi fra i dancers .Come vuole la tradizione, nella corsa la fanciulla perse una scarpetta e come vuole la tradizione fu lui a raccoglierla. Ma la tradizione finisce lì, perché l’uso che poi fu fatto di quella scarpetta esula un po’ dal trito e ritrito standard fiabesco e dunque…. ….lui raccolse la scarpetta , la osservò, se la rigirò un po’ tra le mani, poi la sollevò, prese la mira e…PEM…..colpita la Valerientola….Lei cadde al suolo, di nuovo stupita dalla novità della situazione: fece per rialzarsi e fuggire ma lui era già lì pronto “Eh no, carina….non mi scappi! Ora ti accompagno a casa e domani vengo a parlare con i tuoi”Valerientola, piangeva dalla gioia (e anche un po’ dal dolore). Aveva trovato il suo principe.Dopo pochi mesi si sposarono e allora iniziò davvero per lei la fiaba….nel senso che iniziò a spaccarsi il culo come Cenerentola pulendo e lavando e stirando e cucinando ..Ma i due si amavano davvero e allora andava bene così…..