valeria76

DONNE VERGOGNA !


   Ore 17.25: ITALIA-SLOVACCHIA 0-1 Porca paletta devo andare a prendere mia figlia al grest !!!Arrivo davanti all’oratorio e non si parla d’altro che della partita. Da una parte ci sono gli uomini (quei poveri papà che non sono riusciti a trovare nessuno che si occupasse di figli al posto loro) che commentano il maledetto goal e il cattivo gioco dei nostri.Dall’altra parte c’è un gruppo di donne con sandali dal tacco alto, unghie smaltate e occhialoni da sole che sbuffano, deridono i mariti che sono usciti prima dal lavoro per guardare un tale schifo e si rallegrano della quasi ormai certa sconfitta.E poi in mezzo ci sono io che drizzo le orecchie per captare un urlo sovrumano che mi rallegri lo spirito, ascolto il vociare lamentoso delle donne e mi viene una voglia matta di scaricare la cenere della sigaretta nella borsetta di una di loro.Ma porca paletta, siete italiane o no????Caspita nemmeno io vado matta per il calcio, ma che cavolo ci costa tifare una volta ogni quattro anni?Io proporrei l’espatrio, l’esilio a vita per quelle persone che sono contente se l’Italia perde, NON SONO ITALIANI !!!!!!!!E poi mi sovviene un’altra riflessione…..Pretendiamo sempre attenzioni dai nostri uomini ma perché noi non ci interessiamo mai delle cose che piacciono a loro? Io odiavo le corse delle moto, ma poi visto che mio marito ci si appassionava tanto ho provato a seguire un po’ anche io e ho scoperto che non è tanto male passare un paio d’ore (anche meno a dirla tutta) sul divano insieme a lui a commentare le gare , a sperare che Valentino ci sia ogni volta e magari anche che a Lorenzo si consumino le gomme….Mica è obbligatorio che per stare un po’ col marito sia lui a dover venire  a fare una passeggiata in centro guardando vetrine. Comunque…mi sono consolata un po’ mentre tornavo di corsa verso casa insieme a una vicina e passando accanto a un bar abbiamo sentito il grido di gioia tanto atteso…Abbiamo  praticamente trascinato le nostre figlie  verso casa solo per scoprire che eravamo al 3-1…Sono riuscita a godermi un goal e a perdere un battito di cuore per quel colpo mancato mentre maledicevo gli slovacchi per tutto quel tempo che perdevano cercando di guadagnare il fischio finale….E vabbè, è andata male…ma non per questo sono meno italiana e l’Inno di Mameli rimane una delle canzoni che preferisco e spero che fra quattro anni la potrò cantare a squarciagola insieme a mio marito.