Fuori dalla banca, doppia porta blindata fra me e soldi, titoli, obbligazioni e....volto lo sguardo, l'orecchio si tende, una voce straniera legge al cellulare: "fviale euvropa uvinita", sorriso sul suo volto che la motrice di un camion, rossa, imponenete, sporca, appare come per magia e lei vi sale.Signora di mezza età, mamma sempre innamorata del suo bambino (vent'anni almeno, treno di ritorno che lo ha appena vomitato nella città natale), gli offre la bicicletta per tornare a casa: "prendo io l'autobus, ma dai lo prendo io così arrivi prima a casa", nella sua voce tanta tenerezza ma di più ancora quando lui le volta le spalle, già credersi sicuro e ed indipendente (perchè lui vive fuori città e studia, eh.....!), attraversa la strada e fa un cenno di saluto, lei alza la mano ad una schiena: suo figlio non ha visto tutto l'amore di quel gesto, tutta la malinconia e la tristezza perchè lui non è più quel bambino dalle ginocchia sbucciate.Una donna anziana corre, uno scatto che ricorda membra d'altri tempi quando chissà, forse l'euforia di un abbraccio del suo amato la faceva volare o, forse, il ritorno di papà quand'era bambina....ora dedicato, quello sforzo, solo ad un autobus: che spreco.Io, in auto, ormai lontano da questo piccolo mondo quotidiano, dalle mille genti ed infinite storie, dai mille colori di pelle, fatica, gioia....un'auto davanti a me:violaspoiler volgaricopricerchi argento lucido sporgentibandiere al suo internomusica alta......tamarro, e non ho altro termine per dipingere tale "spettacolo".Hi, how are you?When will you play?Kyle Hill, atleta in coda come me alla cassa (di un centro commerciale ormai cresciuto oltre la misura di quell' uomo/bambino che lo ricordava povero ma accogliente), lo saluto, scambio il mio mai perfetto inglese con le sue precise informazioni, col suo sorriso, col suo camminare ciondolante quando paga e se ne va.....Hi kyle, se you soon when i hoop to win.Cammino, mi guardo in giro come sempre, non ho la mia fedele Canon con me no, ho solo un potente mezzo per archiviare e due obbiettivi per osservare, mi colpisce una mamma, amica-no prole accanto a lei seduta, bimba piccola fra loro, indifesamente distesa e nuda: mai un cambio pannolino è stato così povero di sentimenti e così ricco di volgarità...povera bimba. "Non si può, sono appena arrivati...." Lele, mi stai sul cazzo! Con quel tuo fare da maestrino, quella tua incapacità di relazionarti col cliente, quello che dici è legge? Col cavolo! Lo sconto sui guanti me lo farà il tuo collega, me lo farà perché sa che avevamo degli accordi (tu gli ignori vero? Non senti, non credi che dico la verità), perchè lui sa che il commercio non è solo prendere, perchè lui regala un sorriso ed un saluto...... Lele, mi stai sul cazzo!
ISTANTANEE (di una mattina di non lavoro)
Fuori dalla banca, doppia porta blindata fra me e soldi, titoli, obbligazioni e....volto lo sguardo, l'orecchio si tende, una voce straniera legge al cellulare: "fviale euvropa uvinita", sorriso sul suo volto che la motrice di un camion, rossa, imponenete, sporca, appare come per magia e lei vi sale.Signora di mezza età, mamma sempre innamorata del suo bambino (vent'anni almeno, treno di ritorno che lo ha appena vomitato nella città natale), gli offre la bicicletta per tornare a casa: "prendo io l'autobus, ma dai lo prendo io così arrivi prima a casa", nella sua voce tanta tenerezza ma di più ancora quando lui le volta le spalle, già credersi sicuro e ed indipendente (perchè lui vive fuori città e studia, eh.....!), attraversa la strada e fa un cenno di saluto, lei alza la mano ad una schiena: suo figlio non ha visto tutto l'amore di quel gesto, tutta la malinconia e la tristezza perchè lui non è più quel bambino dalle ginocchia sbucciate.Una donna anziana corre, uno scatto che ricorda membra d'altri tempi quando chissà, forse l'euforia di un abbraccio del suo amato la faceva volare o, forse, il ritorno di papà quand'era bambina....ora dedicato, quello sforzo, solo ad un autobus: che spreco.Io, in auto, ormai lontano da questo piccolo mondo quotidiano, dalle mille genti ed infinite storie, dai mille colori di pelle, fatica, gioia....un'auto davanti a me:violaspoiler volgaricopricerchi argento lucido sporgentibandiere al suo internomusica alta......tamarro, e non ho altro termine per dipingere tale "spettacolo".Hi, how are you?When will you play?Kyle Hill, atleta in coda come me alla cassa (di un centro commerciale ormai cresciuto oltre la misura di quell' uomo/bambino che lo ricordava povero ma accogliente), lo saluto, scambio il mio mai perfetto inglese con le sue precise informazioni, col suo sorriso, col suo camminare ciondolante quando paga e se ne va.....Hi kyle, se you soon when i hoop to win.Cammino, mi guardo in giro come sempre, non ho la mia fedele Canon con me no, ho solo un potente mezzo per archiviare e due obbiettivi per osservare, mi colpisce una mamma, amica-no prole accanto a lei seduta, bimba piccola fra loro, indifesamente distesa e nuda: mai un cambio pannolino è stato così povero di sentimenti e così ricco di volgarità...povera bimba. "Non si può, sono appena arrivati...." Lele, mi stai sul cazzo! Con quel tuo fare da maestrino, quella tua incapacità di relazionarti col cliente, quello che dici è legge? Col cavolo! Lo sconto sui guanti me lo farà il tuo collega, me lo farà perché sa che avevamo degli accordi (tu gli ignori vero? Non senti, non credi che dico la verità), perchè lui sa che il commercio non è solo prendere, perchè lui regala un sorriso ed un saluto...... Lele, mi stai sul cazzo!