Ho aperto la valigia

Post N° 4


Oggi scaricavo un sacco di sentenze da studiare per l'esame di martedì. Sono una studentessa di giurisprudenza; non ho lasciato alcun messaggio iniziale per presentarmi perchè credo che la mia descrizione più obiettiva si ha leggendo la mia vita quotidiana. Dicevo, scaricavo sentenze. Un caso ha attratto maggiormente la mia attenzione: una controversia riguardo l'affido di un minore della Bielorussia ad una famiglia genovese. Tra i componenti della commissione che ha giudicato il caso spicca un nome non del tutto nuovo...un ex compagno di classe di mia mamma che io ho sempre scontrato andando a votare nella scuola accanto a casa mia. Un viso gentile di cui però non ho mai saputo nulla. E invece ora, cerco su Internet per capire la sua posizione, la professione e tutto quello che l'ha portato a diventare Giudice Onorario del Tribunale dei minorenni. Il volto inizia a delinearsi...è uno psicologo che da anni si è specializzato nel campo dell'adozione e degli affidi famigliari. Questo lui. In quanto a me, dopo due anni di psicologia ho intrapreso la strada odierna ma il desiderio di occuparmi di queste problematiche non è mai scemato. E così tra un diritto privato ed un amministrativo, tra mio padre che consiglia di cercare impiego in banca, tra una madre che sottolinea che quello che si andrà a fare nella vita non coincide quasi mai con quello che uno desidera fare, io non capisco se queste sono solo fantasie di un' idealista e se davvero in banca non avrei rimorsi, o se devo spingere per realizzare la mia indole e un mio sogno, ancora sfuocato, in cui la legge e la psicologia si intrecciano. Convinta che non sia giusto arrendesi e accontentarsi per il fatto che questa società è carente di posti di lavoro e ci costringe a credere miracoloso l'averne trovato uno, penso che una spinta emotiva in questo senso sia utile...ed è per questo che domani cercherò il modo di contattare quel viso gentile...